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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Novembre 2010
 
   
  HOSPICE E OSPEDALE DI COMUNITÀ: È IL PAZIENTE AL CENTRO

 
   
  Firenze, 17 novembre 2010 - «Hospice e ospedale di comunità sono due strutture che mettono il paziente al centro del sistema. Due strutture che umanizzano le cure e fanno sì che le persone siano assistite in una dimensione più intima e familiare». Queste le parole dell’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, subito dopo aver tagliato il nastro dell’hospice e dell’ospedale di comunità al terzo piano dell’ospedale di Nottola, a Montepulciano. Erano con lei per l’inaugurazione il direttore della Asl 7 di Siena, Laura Benedetto, il presidente della Società della Salute della Valdichiana e sindaco di Montepulciano, Andrea Rossi, e l’onorevole Rosy Bindi. «Si investe tanto in tecnologia, ed è giusto – ha sottolineato l’assessore – Ma non dobbiamo dimenticare quella che è la nostra ricchezza, il territorio. La gestione della salute sul territorio è fondamentale per evitare che i pazienti si acutizzino. L’ospedale di comunità, alternativa al ricovero ospedaliero vero e proprio, è pensato proprio per questo: accogliere persone non autosufficienti con malattie croniche, che su indicazione del medico di famiglia hanno necessità di essere curate per brevi periodi in un ambiente protetto. La realizzazione di queste strutture – ha aggiunto Daniela Scaramuccia – è il completamento di un percorso di riorganizzazione della rete ospedaliera che non è stato facile. Noi stiamo raccogliendo i frutti del lavoro di chi ci ha preceduto. E la presenza qui di tutte le istituzioni è davvero un bel segnale». «Inaugurare nuovi servizi è un segno di crescita e di speranza – ha detto il direttore generale della Asl di Siena Laura Benedetto -, soprattutto in un momento di crisi come questo. Dobbiamo investire ancora e rafforzare lo stato sociale». Su questo aspetto ha insistito anche Rosy Bindi: «In Toscana si è capito una cosa fondamentale: che in sanità si può tenere sotto controllo la spesa corrente se non si fermano gli investimenti e la riqualificazione dei servizi. Quelli che inauguriamo oggi sono tra i servizi più importanti, che meglio rispondono alla domanda di salute. Anche così si qualifica un ospedale». L’hospice di Nottola (che si aggiunge a quelli già attivi di Abbadia, Campostaggia e Siena) accoglierà quei pazienti con patologie oncologiche in fase avanzata che non possono essere assistiti a casa. E’ concepito sulla base dei criteri di umanizzazione dell’assistenza, ed è composto da 4 miniappartamenti, ognuno dotato di 2 posti letto (uno a disposizione di un familiare), soggiorno con tv, angolo pranzo, angolo cottura e servizi igienici. L’ospedale di comunità (il quarto nella provincia senese, dopo quelli di Siena, Montalcino e Poggibonsi) è composto da 9 camere doppie con servizi igienici e può ospitare fino a 18 pazienti, in base alle necessità del territorio. Dopo l’inaugurazione, l’assessore ha visitato l’ospedale, in funzione dal 2001 (150 posti letto, 8.000 ricoveri annui, 30.000 accessi annui al pronto soccorso, quasi 700 parti l’anno), e indicato tra i più sicuri in Italia dal Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva. La visita dell’assessore è partita dal pronto soccorso e ha toccato l’oncologia, il Dipartimento materno-infantile, e poi cardiologia, chirurgia, medicina, terapia intensiva, unità coronarica. Nel pomeriggio, nell’Auditorium dell’ospedale, l’incontro con i consigli comunali dei Comuni della Valdichiana, ai quali il Direttore Laura Benedetto ha illustrato la riorganizzazione in atto nella Asl 7: la dipartimentalizzazione dell’azienda, la maggior integrazione con l’Azienda ospedaliero-universitaria senese, e lo sviluppo dell’integrazione ospedale-territorio. «E’ diffuso il preconcetto che le riorganizzazioni siano fatte per risparmiare – ha detto l’assessore Scaramuccia alla fine dell’incontro – Non è così: il primo obiettivo è la qualità. E in sanità, è la quantità a fare la qualità. Un professionista, più casi vede, più fa esperienza, e più diventa bravo. La logica dei dipartimenti interaziendali è questa. La sfida è garantire l’eccellenza dei servizi in ogni presidio». Ai consiglieri dei Comuni della Valdichiana (all’incontro erano presenti anche l’assessore regionale a infrastrutture e mobilità Luca Ceccobao e la consigliera regionale Pd Rosanna Pugnalin i), l’assessore ha tracciato anche un quadro della situazione che attende la sanità toscana: «I soldi a disposizione saranno gli stessi, a fronte di un fabbisogno sanitario che cresce continuamente. La Regione si è impegnata a mantenere inalterati i servizi erogati, a non ridurre il fondo per la non autosufficienza, e a continuare a investire in edilizia ospedaliera. Non intendiamo tagliare la formazione: in sanità, se non si fa formazione continua si perde la professionalità. Il momento è difficile – ha concluso -, il cambiamento epocale. Tutti insieme ce la possiamo fare».  
   
 

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