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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Novembre 2010
 
   
  MILANO - TEATRO FILODRAMMATICI: ODISSEA.1 – IL RITORNO TRILOGIA DELL’ESILIO – ATTO PRIMO L’ESILIO DELL’ANIMA REGIA DI FABRIZIO VISCONTI DAL 24 NOVEMBRE AL 4 DICEMBRE 2010

 
   
  Milano, 18 novembre 2010 - “.. A raccogliere la terra ci si sporca, a raccogliere la guerra ci si macchia, per sempre…” La compagnia Eccentrici Dadarò presenta lo spettacolo “Odissea.1 – Il ritorno”, in scena al Teatro Filodrammatici dal 24 novembre al 4 dicembre 2010, nell’ambito della terza stagione del Progetto Atelier, dedicata quest’anno al mito di Ulisse. Il “Processo a Ulisse” che dà il titolo alla stagione non è altro che un tentativo di lettura critica dell’illustre mito omerico, nelle sue molteplici chiavi di senso e nella sua capacità di dialogare con il presente. Odissea.1 si propone come una rilettura intima del personaggio omerico, attraverso una sua attualizzazione: un’Odissea di oggi, non la Grecia ma l’ex Jugoslavia, non lo scudo ma una macchina fotografica, non la furia degli dei, ma quella degli uomini. Lo spettacolo, primo atto di una trilogia dell’esilio, racconta l’esilio dell’anima, ovvero la condizione di tutti i naufraghi della vita, persi nella deriva del senso. Odissea.1 è uno spettacolo sull’amore: sull’amore disperato per la vita che si cerca di strappare alla violenza di questa deriva. I prossimi due atti saranno l’esilio dei luoghi e l’esilio del tempo. “Cerchiamo così di costeggiare i confini di un’esperienza comune a tutti gli uomini: quella del perdere/si e del cercare/si. Il reale, la crudezza delle cose da un lato, e dall’altro la sua eco nel silenzio delle pene e degli slanci di ognuno, saranno il viaggio dal paesaggio al dettaglio, dal fuori al dentro, dal campo lungo al particolare. Se potessimo sentire il suono dell’anima di fronte al chiasso del mondo, come sarebbe?”. Nel progetto Odissea.1 Marco Muzzolon realizza le scene e l’installazione “Il mare nel cassetto”, ispirate al tema dell’Odissea. L’installazione occupa tutti gli spazi del teatro, estendendo fuori dal palco il tema visivo dello spettacolo, e accompagna lo spettatore all’esperienza della scena coinvolgendolo sin dall’ingresso del Teatro. Gli spazi del Teatro sono dunque oggetto di una creazione a tutto campo, nell’intento di tracciare un vero ponte tra linguaggi artistici, dando seguito al cammino intrapreso nelle passate edizioni del Progetto Atelier e confermandone l’intento primario.  
   
 

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