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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Novembre 2010
 
   
  IL RUOLO DELL’ARTE CONTEMPORANEA NEI PROCESSI DI URBAN PLANNING

 
   
  Milano, 18 novembre 210 – Martedì 23 novembre dalle ore 14.30 alle 17.30, a cura di Reporting System avrà luogo una tavola rotonda presso Palazzo delle Stelline, corso Magenta 61, a Milano. All’incontro Intervengono: Gabi Scardi. Critico-curatore e editorialista de Il sole 24 ore; Marianna d’Ovidio e Serena Vicari Haddock. Ricercatrice Dip.sociologia e Ricerca Sociale Unimib, Milano; Gennaro Castellano. Artista e coordinatore Reporting System; Daniele Villa. Diap Politecnico di Milano; Antonella Annecchiarico. Segretario comunale Boffalora S/t , Ossona; socio fondatore Reporting System. Le società della post-modernità devono rispondere ad istanze provenienti da territori sempre più osmotici, caratterizzati da sistemi di relazione complessi per il mutare delle componenti che ne costituiscono la struttura portante. Come sperimentato in casi nazionali e internazionali la cultura e gli investimenti in processi culturali da parte di imprese, fondazioni o enti pubblici possono comportare una crescita di competitività e di ricchezza del territorio non solo in termini economici, ma anche in relazione alla qualità della vita, alla coesione sociale e al capitale umano e creativo delle aree. Essere competitivi oggi significa creare forme socialmente sostenibili di motivazione individuale e di efficienza nell’uso di risorse materiali, informative, psicologiche. L’ urban planning è un insieme complesso di interventi nello spazio pubblico, quale luogo della partecipazione collettiva, che riguarda molto da vicino ambiti quali l’urbanistica, l’architettura, la sociologia urbana, l’arte contemporanea. I processi di trasformazione urbana richiedono, sempre più, competenze articolate e capacità di dialogo tra gli operatori; in questa prospettiva, l’arte contemporanea, in particolare l’ambito definitivo public art, fortemente pervasa da una componente interdisciplinare, è in grado, attraverso processi complessi, di avanzare proposte dal forte valore attrattivo. Uno degli elementi che connota in modo nuovo ed originale questa prassi artistica è l’inserimento dei futuri fruitori tra gli attori del processo generativo di ciò che si sta progettando, pratica che in ambito sociologico viene comunemente chiamata Consensual buildings. Operando in una logica di complementarietà le diverse sezioni che andranno a comporre il progetto saranno accomunate dal desiderio di far emergere tutta la complessità del processo di trasformazione urbana e di catalizzare energie, sensibilità, linguaggi, forme espressive, modalità operative. Le città oggi sono la scena di grandi cambiamenti del concetto di abitare e di vivere;analizzare il fenomeno urbano e le sue trasformazioni è una delle più importanti sfide intellettuali che si possano affrontare. Nel corso del seminario Gennaro Castellano presenterà Milanofficine, un progetto di Reporting System in partenariato con l’Associazione culturale Sintetico e in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università Milano – Bicocca, promosso da Fondazione Cariplo attraverso il bando “valorizzare la creatività giovanile in campo artistico e culturale”. Con l’obiettivo di realizzare un intervento fortemente radicato nell’area metropolitana di Milano, il progetto crea un’occasione di riflessione contestuale alle trasformazioni che la città sta vivendo. Milanofficine prevede l’attivazione di quattro progetti laboratorio, gestiti da associazioni diverse, che si concentrano sull’analisi di specifici linguaggi artistici quali le tecniche audiovisive, la graphic novel, la scrittura creativa e la pratica interculturale, con particolare attenzione a temi di attualità quali l’identità territoriale, il dialogo interculturale, la coesione sociale, le dinamiche relazionali tra ambiti della società che generalmente non comunicano. Il seminario propone un’indagine della tematica secondo differenti prospettive. Il contributo delle sociologhe Marianna d’Ovidio e Serena Vicari Haddock pone particolare attenzione alla dimensione pubblica dell’arte intesa come “desire to engage with audiences and to create spaces within which people can identify themselves, perhaps by creating a renewed reflection on community, on the uses of public spaces or on our behaviour within”1; verrà sottolineato l’impatto a livello di identità civica e capitale sociale, coesione sociale, senso del luogo, anche alla luce dei processi di rigenerazione e mutamento urbani nell’ambito dei quali si colloca il progetto Milanofficine. Gabi Scardi, critico-curatore e editorialista de Il sole 24 ore, analizzerà gli aspetti legati al ruolo che l’arte contemporanea può svolgere all’interno dei processi di urban planning, ponendo l’accento sull’artisticità delle opere e dei processi messi in atto, contestualizzandoli all’interno del discorso della critica d’arte. Un punto di vista sulle strategie della Pubblica Amministrazione verrà proposto da Antonella Annecchiarico, segretario generale e fondatore di Reporting System, che da oltre un decennio si interessa di processi culturali nella sfera pubblica; verranno analizzate le modalità attraverso cui gli Enti Pubblici si confrontano con questa tipologia di progetti, portando ad esempio, fra gli altri, il recente accordo di collaborazione tra il Comune di Ossona e Cittadellarte - Fondazione Pistoletto per un progetto integrato educativo, pedagogico, culturale, architettonico rivolto alla prima infanzia. Chiuderà la parte dedicata agli interventi Daniele Villa, docente del Politecnico di Milano, che presenterà il progetto Mappa-mi, il primo geoblog milanese, un progetto di Ecomuseo Urbano Metropolitano - Milano Nord, quale strumento innovativo per la mappatura del paesaggio metropolitano e la partecipazione diretta dei cittadini alla valorizzazione e trasformazione del loro territorio. Territorio. A seguire una sessione di dibattito e confronto sulle tematiche affrontate, partendo dalla convinzione che l’arte e la cultura possano costituire un importante strumento nella creazione di valore pubblico. Al dibattito saranno invitati anche amministratori e funzionari pubblici che arricchiranno la sessione con punti vista legati alle tematiche trattate dai relatori.  
   
 

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