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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Novembre 2010
 
   
  ENTRO IL 2020 DIECI MILIONI DI AUTO ELETTRICHE E IBRIDE IN EUROPA

 
   
  Milano, 18 novembre 2010 - Il secondo giorno di Eiv, la mostra-convegno che prosegue a fieramilano (Rho) fino a venerdì 19 novembre, è stato caratterizzato da un dibattito sui veicoli elettrici, destinati ad aumentare rapidamente anche nel nostro Paese, dove il 60% degli italiani ha già a disposizione un punto di ricarica. Ieri è iniziata anche Wem Expo, la fiera internazionale dell’industria manifatturiera degli avvolgimenti, degli isolamenti e dei motori elettrici. "Nell’arco di dieci anni in Europa circoleranno dieci milioni di auto elettriche e ibride e l’Italia, che fino a due anni fa era prima al mondo per numero di veicoli elettrici, sarà un mercato importante. Già oggi, infatti, il 60% degli italiani avrebbe la possibilità di ricaricare le auto senza muoversi da casa: ad esempio, nei box". Lo ha dichiarato Pietro Menga, presidente di Cei-cives (Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali) a Eiv , la mostra-convegno italiana per l’industria dei veicoli e dei trasporti elettrici e intelligenti, in programma fino al 19 novembre a fieramilano, Rho. "Nella riduzione di emissioni di Co2 l’industria automobilistica è indietro del 40% rispetto ad altri settori, ma ora punta con decisione verso le auto elettriche con l’obiettivo di affiancarle ai veicoli tradizionali - ha proseguito Menga - I costi? Tra cinque-sei anni, quando le grandi case automobilistiche inizieranno una produzione su più vasta scala, i prezzi saranno allineati a quelle delle auto tradizionali, con in più solo l’aggravio del costo in leasing delle batterie. Per favorire il mercato, anche in Italia bisognerebbe seguire la strada già intrapresa da undici Paesi europei: aumentare di 1.000 euro il prezzo delle auto tradizionali di grande cilindrata e maggiormente inquinanti, utilizzando poi gli introiti per incentivare l’acquisto di auto elettriche. Un risultato ottenibile, quindi, senza gravare sui conti dello Stato". "Esempi virtuosi arrivano da alcuni Comuni come quello di Parma, che ha stanziato nove milioni di euro per offrire incentivi di 6.000 euro a chi acquisterà auto elettriche - ha aggiunto Daniele Protti, direttore dell’ Europeo - E nei prossimi mesi a Parma saranno installate cento colonnine di ricarica elettriche, che diventeranno presto trecento". "Un ruolo importante per lo sviluppo di questo mercato lo svolgerà anche la Piattaforma Tecnologica Italiana per la mobilità elettrica, un organismo sorto da pochi mesi, che deciderà la politica del sistema Paese in questo settore", ha affermato Alessandro Scolari, direttore scientifico di Assoknowledge, che fa parte di Confindustria. In contemporanea con il convegno dedicato ai veicoli elettrici si è discusso di un altro tema fondamentale per garantire, in futuro, una mobilità più sicura ed efficiente: i sistemi di trasporto intelligenti. "Il loro impiego è destinata ad assumere un peso crescente nei moderni sistemi di trasporto - ha dichiarato Giovanni Buttarelli di Edps (European Data Protection Supervisor) - Con particolare riferimento al trasporto stradale, le finalità perseguite sono le più varie: aumentare la sicurezza della circolazione e ridurre i tempi di intervento dei veicoli di soccorso in caso di sinistro; incrementare l´efficienza del trasporto pubblico e delle flotte commerciali; decongestionare il traffico, riducendo così consumi e inquinamento; introdurre sistemi di pagamento automatici; raccogliere e memorizzare informazioni relative al funzionamento del veicolo e allo stile di guida del conducente suscettibili di essere utilizzate in caso di sinistro; offrire servizi a valore aggiunto". Per ottenere questi risultati, sarà sempre più importante lo sviluppo di tecnologie innovative e standard in via di sviluppo per l’assistenza al guidatore e la sicurezza di marcia. "Le tecnologie innovative in via di sviluppo, che possono essere raccolte sotto l´acronimo Adas (Advanced Driver Assistance Systems), possono essere catalogate in funzione dell´ambito di utilizzo: mantenimento della velocità e della distanza di sicurezza; controllo della stabilità laterale del veicolo e monitoraggio dello stato di attenzione del guidatore; sistemi di pre-allerta in prossimità di curve pericolose o incroci e sistemi intelligenti per evitare collisioni o ridurne i danni ai passeggeri e ai passanti", ha spiegato Federico Cheli, del Politecnico di Milano. "I sistemi di trasporto intelligenti (Its) sono basati sull’adozione di tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni sia a bordo veicolo sia a bordo strada - ha affermato Renato Lamberti, presidente Siiv (Società Italiana Infrastrutture Viarie) - Gli Its possono radicalmente modificare i sistemi di trasporto, e rivoluzionare i comportamenti dei guidatori. Questo aspetto è particolarmente rilevante nel momento in cui si parla di sicurezza stradale. Gli Its possono influenzare la sicurezza in due modi principali: diretto e indiretto. L’influenza diretta avviene grazie allo sviluppo di applicazioni quali il rilievo degli incidenti e i relativi sistemi di allerta, i sistemi di controllo delle infrazioni, della velocità e di assistenza alla guida. I sistemi indiretti sono, invece, tutti quelli che riportano il traffico e le condizioni di deflusso in situazioni di normalità e adeguato funzionamento, compresi metodi diretti e indiretti finalizzati, soprattutto in aree urbane, all’allontanamento di quote di traffico eccessivo dalla strada". Filippo Visintainer, project manager del Centro Ricerche Fiat-trento Branch, si è infine soffermato sui sistemi cooperativi e sul loro impiego nel trasporto intelligente: "Un sistema cooperativo per il trasporto intelligente è una rete di elementi che, tramite comunicazione bidirezionale veicolo-veicolo e veicolo-infrastruttura, permette un’elaborazione distribuita di informazioni legate alla mobilità e alla sicurezza stradale - ha detto Visintainer - I sistemi cooperativi offrono numerosi vantaggi, tra i quali l’estensione dell’orizzonte spazio-temporale dell’utente e una condivisione in tempo reale delle informazioni tra gli attori coinvolti, per una gestione sicura, efficiente ed efficace della rete stradale. A riguardo, una ricerca promossa dalla Commissione Europea in questo ambito ha raggiunto importanti risultati, che saranno validati nei prossimi anni da sperimentazioni su larga scala". Oggi è iniziata Wem Expo, la fiera internazionale dell’industria manifatturiera degli avvolgimenti, degli isolamenti e dei motori elettrici. In quest’ambito, di un convegno dedicato al tema dell’efficienza energetica dei motori elettrici, è intervenuto Nicola Labanca, del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano, che ha dichiarato: "Tra il 2006 e il 2009, una collaborazione costituita da enti di ricerca e agenzie per l’energia di dieci paesi dell’Unione Europea, ha sviluppato il progetto Energy+ Pumps, con il supporto della Commissione Europea. L’obiettivo perseguito è stato una trasformazione del mercato verso nuovi modelli di circolatori ad alta efficienza energetica per sistemi di riscaldamento domestico di piccole e medie dimensioni in grado di ridurre i rilevanti consumi elettrici dovuti a questi dispositivi. Quando il progetto è stato concepito i modelli disponibili erano soltanto due; ora, invece, ne esistono 26 di otto differenti produttori. Il team di progetto è stato in grado di riunire 26 organizzazioni sostenitrici e 40 acquirenti istituzionali capaci acquistare grossi quantitativi di circolatori Energy+".  
   
 

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