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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Novembre 2010
 
   
  ABRUZZO, DPEFR: CHIODI,PATTO DI RESPONSABILITA´ PER RILANCIO ECONOMIA

 
   
  L´aquila, 18 novembre 2010 - - Un "patto di responsabilità" in grado di porre tutti gli attori dello sviluppo regionale sullo stesso livello propositivo. È la proposta che è emersa oggi nel corso dell´incontro di presentazione a tutte le parti sociali del Documento di programmazione economico finanziaria regionale (Dpefr) 2011-2013. Accogliendo l´invito di sindacati e confindustria, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha annunciato la sottoscrizione di una intesa triennale per il rilancio del sistema economico regionale "che chiami in causa, ognuno con le rispettive responsabilità, tutti i soggetti abruzzesi". "L´unica condizione indispensabile e necessaria - ha precisato il presidente rivolgendosi alle parti sociali - è che questa intesa non deve derogare dalla linea prioritaria che si è data questa Giunta fin dal primo giorno del suo insediamento e cioè la riduzione dell´indebitamento della Regione Abruzzo, che è la vera palla al piede dello sviluppo". Nel suo intervento il Presidente ha anche illustrato un percorso con un preciso cronoprogramma che porterà alla sottoscrizione di tutte le intese tra febbraio e marzo 2011. "Bisogna affrontare tutti insieme - ha spiegato Chiodi - la sfida della competitività futura perché riprenderà l´economia ma non è sufficiente rispetto ai problemi che poi si dovranno affrontare. Accogliamo dunque l´invito arrivatoci da tutte le parti sociali e rilanciamo con una tempistica precisa e con contenuti, fissando i paletti della riduzione dell´indebitamento con una precisa politica di rigore. Perché - ha sottolineato il Presidente - non c´è nessuna comunità al mondo che oberata di debiti, gravata di tasse possa avviare realisticamente un percorso di sviluppo. Questo governo regionale sta dando l´esempio perché sta riducendo fortemente il debito della Regione avendolo abbassato del 12,5% in diciotto mesi. Questo percorso deve continuare perché dobbiamo assicurare un futuro ai giovani abruzzesi e perché non è giusto che noi ci mangiamo tutto e lasciamo poi il debito alle nostre future generazioni. L´unica condizione - ha concluso Chiodi - è che finisca una volta per tutte in Abruzzo la prassi di firmare la ´cambiali mefistoteliche´". Il Dpefr presentato ieri alle parti sociali affronta tutti i nodi che la Regione si troverà nei prossimi anni a sciogliere. Dai problemi del Pil che in Abruzzo negli ultimi due anni ha fatto registrare tassi di crescita negativi, con punte elevate nel 2009 a causa del terremoto, fino alla produzione industriale con un netto -14%. Sul fronte occupazionale, inoltre, l´impatto nettamente amplificato dell´effetto terremoto, è stato molto elevato con una riduzione delle unità lavorative del 5,8% e i dati sulla cassa integrazione testimoniano un evidente rallentamento dei processi produttivi. La strategia per uscire dalla crisi, secondo il governo regionale, si muove su tre priorità: modernizzazione delle istituzioni regionali; riforme necessarie al miglioramento della competitività del sistema produttivo; politiche per la famiglia e le persone. C´è poi lo strumento del Master Plan che si fonda su tre priorità: la creazione di un Polo del costruire "sostenibile": architettura biologica, risparmio energetico, qualità della vita, turismo sostenibile, energia rinnovabile; l´attivazione di un sistema integrato per fornitura di beni e servizi per il recupero del patrimonio artistico dell´Aquila; e infine il rilancio della filiera produttiva delle province costiere, incentrate sul settore metalmeccanico e dell´automotive incrementandone il potenziale innovativo. Accanto agli aspetti propositivi il Dpefr illustrato fa anche il punto sulla situazione della finanza regionale. Il bilancio 2010 conta su 2 miliardi 736 milioni di euro di entrate tributarie e 32 milioni di entrate extra tributarie; la spesa sanitaria si muove su un fabbisogno di 2 miliardi 264 milioni, a cui vanno aggiunti 98 milioni per la cartolarizzazioni e 52 milioni per la copertura del disavanzo; le spese obbligatorie, invece, ammontano a 321 milioni. Le spese per investimenti nel periodo 2011-2013 sono: 154 milioni per il Por-fesr, 90 milioni per il Por Fse, 180 milioni per il Psr, 850 milioni per il Par-fas per un totale complessivo di un miliardo 200 milioni. Nel 2010 è stato richiesto al governo centrale l´impiego di 101 milioni sul Par Fas per il ripristino di importi relativi al sistema sanitario regionale 2006. In ultimo, il Dpefr affronta anche l´impatto della manovra finanziaria statale sul bilancio regionale: accostamento del 10% dei trasferimenti per deleghe ex Bassanini pari a 11,8 milioni e riduzione trasferimenti a tutte le regioni per le funzioni delegate di 4 miliardi per il 2011 e 4,5 miliardi per il 2012. Quest´ultima misura incide nel bilancio della Regione Abruzzo per 137,4 milioni per il 2011 e 154,8 a partire dal 2012. I settori maggiormente colpiti sono: trasporto pubblico locale per 37,4 milioni, viabilità 35,5, incentivi alle imprese 20,3, ambiente 10,6 e vari minori.  
   
 

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