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Notiziario Marketpress di Venerdì 19 Novembre 2010
 
   
  MILANO (FONDAZIONE MUDIMA): SILVERIO RIVA - 23/11 / 23/12/2010

 
   
  La Fondazione Mudima riscopre con una mostra antologica l’intenso percorso artistico di una voce significativa della scultura italiana della seconda metà del Ventesimo Secolo. Silverio Riva, nato a Voghera nel 1940, diplomatosi al Liceo Artistico continua gli studi in scultura con Luciano Minguzzi all’Accademia di Brera di Milano, distinguendosi molto presto per l’originalità e l’afflato poetico delle sue opere. Segnalato da Alberico Sala sul Corriere della Sera come una delle figure più originali della scena artistica di quegli anni, dal 1965 si avvia verso un’importante carriera che lo porta ad esporre il suo lavoro in prestigiose gallerie ed istituzioni nazionali (Milano, Padova, Albissola, Piacenza, Savona, Campione d’Italia, Torino, Parma, etc.) ed estere (Amsterdam, Atene, Tel Aviv, Stoccolma, Basilea, etc.) in mostre personali e collettive. Oltre alla sua attività di scultore e di professore all’Accademia di Brera, Riva nei primi anni ’80, è stato anche ideatore e curatore per il Comune di Voghera di una innovativa iniziativa artistica chiamata “Arte e Ambiente” che coinvolse l’Oltrepò pavese e che si rivolse, in anticipo sui tempi, alla sensibilizzazione del patrimonio ecologico e alla valorizzazione del territorio. In quella occasione, e per alcune edizioni, Riva riuscì a riunire un collettivo di artisti tra i maggiori scultori italiani (Arnaldo Pomodoro, Finotti, Somaini, Sangregorio, Staccioli, Bodini e altri) che operarono in situ coinvolgendo la popolazione locale. A più di dieci anni dalla scomparsa di Silverio Riva, la mostra alla Fondazione Mudima gli rende omaggio ripercorrendo tutte le tappe della sua carriera artistica: dagli inizi come pittore a metà anni ’50, all’immediato e definitivo passaggio alla scultura negli anni ’60 con i primi lavori influenzati da Alberto Giacometti, fino alla definizione successiva del linguaggio più maturo della produzione degli anni ’70 e ’80 e ’90. Dalla panoramica delle opere in mostra (circa 50 opere disposte su due piani: gessi, bronzi e quadri al piano terra; terrecotte più litografie e disegni al primo piano), risulta evidente da una parte il profondo sentimento elegiaco che Riva riesce ad imprimere alla materia, trasportando la creazione artistica a diretto contatto con la purezza della natura, dall’altra la sua straordinaria abilità a trascorrere sui materiali senza soluzione di continuità: dall’uso del legno in una serie di opere dal sapore Pop della metà degli anni ’60 che avevano per soggetto nuvole, onde e soli esposte in una importante mostra alla galleria San Fedele di Milano, ai bronzi e alle ceramiche degli anni ’70 e ‘80 fino al recupero delle origini storiche della scultura classica e barbarica con un uso quasi esclusivo della terracotta negli anni ’90. Hanno scritto di lui Alberico Sala, Roberto Sanesi, Agenore Fabbri, Luigi Carluccio, Leonardo Vergani, Vittorio Emiliani, Rossana Bossaglia, Raffaele De Grada e altri. Catalogo con testi critici di Andrea B. Del Guercio e Gianluca Ranzi, edito da Mudima Edizioni, Info: via Tadino 26, 20124 Milano - tel. +39 02.29.40.96.33 fax +39 02.29.40.14.55 - www.Mudima.net  - info@mudima.Net    
   
 

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