Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Venerdì 19 Novembre 2010
 
   
  CONFERENZA SUL TURISMO: LE SINTESI DEI TAVOLI TECNICI DI CONFRONTO PRESENTATO IL LAVORO PREPARATORIO DEI MESI SCORSI

 
   
  Folto pubblico e ottima partecipazione anche per la seconda parte della Conferenza provinciale per il Turismo, tenutasi il 18 novembre al Palazzo dei Congressi di Riva del Garda. “Costruzione” di un prodotto riconoscibile, distribuzione, attenzione ai valori del territorio e tassa sul turismo; sono stati questi i principali temi attorno ai quali è ruotata la sessione mattutina dei lavori della conferenza provinciale sul turismo, mediata dal giornalista del Trentino Paolo Mantovan. Incisivo anche l´intervento di Harold Pechlaner, docente tedesco, che ha illustrato le nuove tendenze del turismo alpino, mettendo in luce punti di forza e criticità del sistema turistico trentino. Tematiche che sono ritornate negli interventi di presentazione dei tavoli di confronto, che hanno animato i momenti preparatori di questa Conferenza sul turismo. In particolare in quello relativo alla “Governance del turismo trentino” presentato da Enzo Bassetti: “La governance è una tematica strategica per lo sviluppo del turismo, e soprattutto per pensare a progetti di medio-lungo periodo e implica la necessità di una maggiore concertazione e dialogo tra le istituzioni e i privati presenti sul territorio, non potendo prescindere da una maggiore riconoscibilità dei ruoli di ciascuno e da opportune risorse economiche. In questo periodo di contrazione economica è emersa dal tavolo di lavoro anche l’opportunità di pensare ad una tassa sul turismo alla quale partecipino in eguale misura tutti quelli che beneficiano dell’indotto di questo settore”. Nel secondo tavolo, presentato dal vicesindaco di Riva Alberto Bertolini, si è parlato invece delle “Risorse umane, formazione e sostegno al lavoro turistico”. “Il settore turistico ha poco appeal sui giovani per colpa della stagionalità che dà un’idea di precarietà e implica dei “tempi morti”. Per superare questo cliché occorre puntare maggiormente sul coinvolgimento degli imprenditori a progetti di formazione che coinvolgano i lavoratori nei periodi di bassa stagione. In più bisogna continuare a proporre progetti per destagionalizzare il turismo trentino”. La necessità di una maggiore centralità del cliente e delle sue aspettative - unite ad un prodotto radicato sul territorio - sono invece le indicazioni emerse dal terzo tavolo, quello sulla “Qualità del prodotto e dell’esperienza turistica”, presentato da Bruno Felicetti. “Il monitoraggio portato avanti in questi tavoli di lavoro ha mostrato una forte tensione verso la ricerca dei valori fondanti dell’esperienza trentina e nella loro espressione attraverso un prodotto riconoscibile e che porti in sé tutte queste peculiarità. Un prodotto che esprima i valori di italianità, sostenibilità ed affidabilità”. Un richiamo ai valori del territorio che si è riscontrato anche nell’intervento di Harold Pechlaner, docente dell’Università Cattolica Eichstat di Ingolstadt in Germania. Nel suo discorso incentrato sulle nuove tendenze del turismo alpino, ha messo in luce punti di forza e criticità del sistema turistico trentino, facendo un parallelo con altre realtà territoriali alpine come Svizzera, Austria, Tirolo, Alto Adige. “L’obiettivo di un sistema turistico è sempre quello della competitività – ha detto – ma certo la competitività del territorio alpino si deve sempre più misurare con altri mercati emergenti, che stanno nascendo anche nei paesi dell’est come Bulgaria e Repubblica Ceca. Un territorio per raggiungere questo obiettivo deve puntare sulle proprie peculiarità, valorizzare i propri tratti salienti e le proprie specificità; in questo senso è molto importante rafforzare ancora di più l´immagine del marchio, un progetto che già ha dato i suoi frutti. E’ inoltre importantissimo diversificare i mercati di riferimento, per quanto riguarda la provenienza dei turisti, una direzione verso la quale il Trentino si sta muovendo, ma che va perseguita ancora con maggiore convinzione. Infine, bisogna prestare sempre più attenzione alle nuove forme di comunicazione che stanno emergendo come i social network tipo Facebook, luogo di eccellenza per lanciare un ponte verso i giovani, ad esempio”. Dal canto suo Natale Rigotti, presidente dell’Associazione albergatori della provincia di Trento, ha sottolineato l’importanza del settore turistico per l’economia della Provincia. “ Il turismo vale il 18,4 del Pil provinciale, ma se consideriamo anche tutto l’indotto arriviamo certamente al 30%. Il ruolo degli albergatori in questo senso è importantissimo, visto che essi rappresentano il 70% del totale delle strutture ricettive e hanno fatto importanti sforzi per migliorare, investendo – anche grazie al contributo della Provincia – oltre 700 milioni di euro negli ultimi 6 anni e annullando così il gap qualitativo con altre aree alpine - spiega Rigotti -. Ora abbiamo un parco alberghi di qualità e occorre investire di più su viabilità, trasporti e formazione, ma soprattutto occorre che ciascuno si assuma la propria parte di responsabilità per quanto riguarda la promozione turistica. Mi riferisco in particolare al funzionamento delle Apt - prosegue il presidente alludendo alla possibilità di una tassa sul turismo che coinvolga anche gli altri attori presenti sul territorio -, al finanziamento delle quali ora partecipano di fatto solo gli albergatori e gli impianti a fune, oltre alla Provincia”. Un argomento, quello della tassa sul turismo, tra quelli più d’attualità, che coinvolge anche gli enti locali. Marino Simoni, presidente del Consorzio dei Comuni trentini, ha auspicato un maggiore coinvolgimento ed interesse da parte di sindaci ed amministratori locali nei confronti del settore turistico “importantissimo per l’economia trentina” e una positiva collaborazione tra tutti gli attori locali per avere una certezza dei ruoli e delle competenze e una migliore gestione delle risorse economiche”. Aurelio Veneri, per l’Unione Commercio e Servizi professioni e piccole medie imprese del Trentino ha sottolineato il valore della collaborazione e della partecipazione da parte dei piccoli imprenditori al turismo, ed auspica una sburocratizzazione del settore, che prosegua il lavoro sin qui fatto in questo senso. Infine, Giovanni Agostini in rappresentanza delle organizzazioni sindacali Cisl, Cgil e Uil, ha posto l’accento sulla necessità di recuperare certezze per i lavoratori del settore turistico, che risente ancora troppo della stagionalizzazione e in cui in contratti a termine superano l’80%. Formazione permanente, destagionalizzazione del turismo e internazionalizzazione in un dialogo tra pubblico e privato le strade per trovare soluzioni concertate.  
   
 

<<BACK