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Notiziario Marketpress di Venerdì 26 Novembre 2010
 
   
  113 PEZZI DI STORIA, ARTE E CULTURA FANNO RISPLENDERE IL NATALE DI IMPERIA. RIPORTATE ALL’ANTICO SPLENDORE LE STATUETTE LIGNEE DEL PRESEPE CITTADINO, CHE TORNA A DISPOSIZIONE DI VISITATORI E CITTADINI CON UN’APERTURA STRAORDINARIA

 
   
  Doppia attesa per la città di Imperia. Non solo quella di una delle più significative festività della tradizione cristiana, ma anche quella della sua rappresentazione più cara ai cittadini imperiesi. Dopo un lunghissimo restauro iniziato nel 2002 e ultimato solo agli inizi del 2010, infatti, torna a mostrarsi al pubblico il Presepe cittadino, risalente alla prima metà del 1700 ad opera di Anton Maria Maragliano e degli artigiani della sua bottega. L’artista, di larga fama in Liguria, esportò le sue opere anche in Spagna e in America. Il presepe gli fu commissionato da una delle famiglie più importanti di Imperia, i Berio, che lo custodiva nella propria cappella di famiglia. Le statuine sono 113 di cui 32 rappresentanti animali e 81 soggetti umani: quasi tutte strutturate come manichini snodabili, con parti a vista in legno scolpito e dipinto, sono rivestite con abiti in stoffa, cuciti e finemente ornati da inserti di altri materiali. Decaduta la famiglia Berio, il presepe è passato sotto la custodia del Comune di Porto Maurizio (la città di Imperia nasce dall’unione degli ex Comuni di Porto Maurizio e Oneglia) che lo ha affidato alla chiesa conventuale cappuccina di San Maria Maddalena fino al 1992, anno in cui il convento venne abbandonato dalle suore. Nel 2002 sono finalmente iniziati i lunghi lavori di restauro che hanno avuto il loro apice tra il 2002 e il 2007, periodo in cui ad occuparsi del recupero delle statuine è stato l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma, facente capo al Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il 21 dicembre 2008 è infine stato inaugurato il Museo dedicato a questo meravigliosa rappresentazione, che finalmente ritorna patrimonio della città e di tutti coloro che lo vorranno visitare. A curare l’allestimento l’Architetto milanese Paolo Radaelli, che ha arricchito le sale con supporti audiovisivi che raccontano la storia del presepe e del suo restauro  
   
 

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