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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Novembre 2006
 
   
  IN TOSCANA QUINDICENNI MENO "BULLI" RISPETTO AI PAESI OCSE PRESENTATI A FIRENZE IL RAPPORTO 2005 SULL´ISTRUZIONE IN TOSCANA E UN´INDAGINE OCSE

 
   
  Firenze, 27 novembre 2006 - Fra i quindicenni toscani il consumo di bevande alcoliche è inferiore al dato riferito ai Paesi Ocse (il 6% contro il 10%); i fenomeni di bullismo si fermano a quota 5% per la Toscana contro un 15% nei Paesi Ocse; in Toscana si registrano successi nel cammino verso l´obiettivo, tracciato a Lisbona, di incrementare i laureati in matematica, scienze e tecnologia (la variazione toscana 2000/2004 è del 62% mentre l´obiettivo di Lisbona si contenta del 15%). Sono alcuni dei molti spunti di lettura rispetto all´edizione 2005 del "rapporto annuale sull´istruzione in Toscana" realizzato da Irre Toscana (Istituto di ricerca educativa) per conto di Regione Toscana e presentato questa mattina a Firenze - insieme a una indagine campionaria triennale sui quindicenni nei Paesi Ocse per misurarne conoscenze e abilità - con conclusioni dell´assessore regionale Gianfranco Simoncini: una radiografia (270 pagine) sullo stato di salute della scuola toscana. Collocato a metà strada nel cammino previsto dalla strategia di Lisbona che indica al 2010 la realizzazione, in Europa, di significativi obiettivi nel campo dell´istruzione e della formazione, il Rapporto è diviso in tre capitoli affidati a Irpet (il sistema formativo toscano), Osservatorio scolastico regionale (i dati generali), Irre Toscana (il punto sui processi di autonomia). Ne hanno parlato presidente e direttore di Irre, Franco Cambi e Sandra Landi, nonché le ricercatrici Gloria Bernardi e Laura Nuti. "Un rapporto che testimonia un sostanziale buono stato di salute della scuola toscana - ha detto Simoncini - che però vogliamo ancora migliorare intervenendo, ad esempio, per abbassare gli indici di abbandono scolastico che, pur in linea con quelli nazionali restano ancora lontani dagli obiettivi di Lisbona". Simoncini ha poi espresso "attenzione per i primi importanti segnali di svolta nelle politiche nazionali per la scuola e per le prime significative novità registrate nella Finanziaria su edilizia scolastica, piano di intervento sui precari, obbligo dell´istruzione a 16 anni, svolta in favore dell´autonomia. C´e davvero bisogno che si punti con forza sulla scuola sostenendone il ruolo cardine per la crescita del Paese e restituendole centralità anche per rispondere con i fatti alle polemiche di questi giorni. Il Rapporto sull´istruzione toscana presenta una scuola viva, con importanti processi di innovazione e di qualità". L´assessore si è detto lieto per la conferma della centralità assegnata a Firenze che ospiterà l´Agenzia nazionale per lo sviluppo dell´autonomia scolastica. "Prendiamo atto che si abolisce il sistema attuale, basato su Indire e sui 20 istituti regionali, per costituire questo nuovo organismo unico destinato a un forte rilancio nelle azioni di ricerca su educazione, pedagogia, formazione del personale scolastico, sinergia con regioni ed enti locali. Ma auspichiamo anche - ha aggiunto Simoncini - un rapporto sempre più stretto con le Regioni, certi che non ci saranno margini per ritorni di antico centralismo". Nel Rapporto non mancano, riferite alla Toscana, indicazioni di criticità. Il fenomeno dell´abbandono scolastico, ad esempio, è in netta riduzione (-21% dal 1999 al 2004) ma questa dinamica non è ancora in grado di garantire l´obiettivo posto a Lisbona: il dimezzamento, nel 2010, dell´abbandono rispetto al valore del 2000. Il tasso di interruzione degli studi presente in Toscana (21,9%) è dunque ancora piuttosto elevato anche se inferiore al dato nazionale (22,3%). Ed è proprio nella lotta alla dispersione scolastica che operano molte delle 100 reti di scuole attive in Toscana. "Il dato più importante che emerge in Toscana - ha sottolineato Sandra Landi - sta nel positivo rapporto tra scuola e territorio con notevoli livelli di investimento da parte degli enti locali. Il Rapporto disegna una scuola in cammino che ha bisogno di sostegno e incoraggiamento: una scuola dove gli studenti stanno sperimentando nuovo protagonismo e gli insegnanti ridefinendo ruoli e funzioni; una scuola dove non mancano problemi, ma che non merita quel catastrofismo sulla scarsa qualità in cui si esercitano soloni di varia appartenenza". .  
   
 

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