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Notiziario Marketpress di
Lunedì 22 Novembre 2010 |
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LA LEGGE TOSCANA SULLA PARTECIPAZIONE FAR DECOLLARE IL DIBATTITO PUBBLICO SUI GRANDI PROGETTI” IL PRIMO BANCO DI PROVA LA PIANA DI CASTELLO A FIRENZE E L´AEROPORTO
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Firenze, 22 novembre 2010 - Dal 2008 ad oggi sono stati 61 i processi partecipativi locali, già terminati, finanziati con due milioni dalla Regione. E quasi 190 sono i comitati civici in Toscana. «In qualche caso, marginale, la legge sulla partecipazione temo che sia stata utilizzata per rallentare e non per sveltire i processi decisionali. O almeno – dice Nencini - questo è stato il retropensiero di qualcuno: un rischio che dobbiamo evitare per il futuro». L´assessore aspetta i risultati della discussione del 19 novembre a Montaione. Ma qualche idea su come modificare la legge sulla partecipazione toscana già ce l´ha. «Andrebbe ad esempio utilizzata di più per le grandi opere infrastrutturali». La legge già lo prevede: in questi casi è possibile il ricorso al dibattito pubblico, un po´ come avviene in Francia. «Ma ancora non è stato utilizzato e dunque andrebbe favorito», sottolinea Nencini. Qualche esempio? «E´ quello che faremo nei prossimi mesi per la piana di Castello a Firenze - chiarisce con l´assessore – dove c´è un parco, il termovalorizzatore e l´aeroporto fiorentino». Una frontiera evocata anche dal presidente della Toscana Enrico Rossi, che nel messaggio inviato e letto all´apertura dei lavori stamani ha parlato di un dibattito pubblico sull´aeroporto e di uno sportello informativo sui lavori dell´alta velocità. Per l´assessore Nencini andrebbero unificate anche le due diverse figure di garante previste dalla legge sulla partecipazione e dalla legge sul governo del territorio, ovvero l´Autorità per la partecipazione e il garante della comunicazione per il Pit. «Risparmieremmo – annota – e renderemmo il meccanismo più efficiente ed efficace». La pratica dei bilanci partecipati andrebbe diffusa maggiormente, con un riferimento esplici to nella legge. «Andrebbero anche semplificate alcune procedure – aggiunge – e soprattutto, questione forse più difficile, la legge dovrà integrarsi con le altre, che già esistono, sul governo del territorio e l´urbanistica». |
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