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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Novembre 2010
 
   
  SCATENIAMO LE IMPRESE IV EDIZIONE STATI GENERALI CONFINDUSTRIA LOMBARDIA

 
   
  Cernobbio, 23 novembre 2010 – Dopo le edizioni di Varese, Cremona e Carate Brianza, le Giunte delle dodici Associazioni territoriali della Lombardia si riuniscono a Como per un nuovo confronto tra imprenditori lombardi, governo regionale e sistema Confindustria. Scateniamo Le Imprese è il titolo, che interpreta l’esigenza di delle imprese lombarde di voler irrompere vincenti nei mercati nazionali e internazionali. Lombardy’s challenge to compete è la cifra della necessità, ormai improrogabile, di mettere in atto politiche di competitività a favore delle imprese. Secondo l’Eu Regional competitiveness index 2010 (scaricabile anche su www.Confindustria.lombardia.it) molti indicatori segnano un peggioramento della competitività del nostro paese anche su base regionale. Mettendo a confronto 268 regioni europee, la Lombardia con le altre tre grandi regioni del Nord (Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna) insieme a Lazio e Toscana si colloca nella terza fascia di competitività. Misurando le performance delle istituzioni pubbliche, il nostro è il paese che, insieme alla Grecia, registra l’indice di più elevata difficoltà nell’agevolare il business e l’impresa. Secondo il Presidente di Confindustria Lombardia Alberto Barcella “È questo il punto su cui dobbiamo concentrare la nostra attenzione e scatenare le nostre migliori energie. Certo non dobbiamo dimenticare che la Lombardia conferma il suo primato nazionale per competitività, ma se guardiamo oltre i nostri confini, la nostra regione non va oltre la medietà su base comunitaria. Le energie che vogliamo liberare non sono per conservare un primato interno, ma per confrontarci con i migliori, che sono anche i nostri più diretti competitor”. Nella capacità di fare reti l’Europa ci attribuisce un fattore di competitività positivo. “Dobbiamo crescere nelle dimensioni anche attraverso le collaborazioni di settore e di territorio, condividendo saperi e crescendo nella specializzazione e nella capacità di aggredire nuovi mercati, oltre il fortunato modello dei distretti”, aggiunge il Presidente Barcella. “Lo strumento delle reti di cui disponiamo nel nostro Paese è nuovo e interessante e va in questa prospettiva. Purtroppo la norma è ancora lacunosa e imperfetta, lasciando aperti troppi rischi di contenzioso. Noi siamo pronti e disponibili a lavorare su questo terreno e a svolgere un ruolo importante di autoregolazione verso le nostre imprese. C’è una vera e propria babele di reti, distretti, poli, piattaforme. Occorre accompagnare le nostre forme di rete nel contesto europeo e definire con chiarezza un dispositivo regionale di scopo e di vantaggio per le imprese che si rendono disponibili a cooperare e condividere conoscenze e relazioni, per un migliore tasso di specializzazione di settore e di territorio. Un contratto regionale destinato al potenziamento nelle reti di impresa della conoscenza, della formazione e dell’innovazione, in favore di queste forme aggregative che possono diventare soggetti importanti anche nell’accompagnamento delle Pmi sui mercati internazionali”. Nella sua relazione il Presidente Barcella propone inoltre alla Regione Lombardia anche un contratto regionale che favorisca gli insediamenti stranieri. “Uno strumento che rassicuri e garantisca l’imprenditore che vuole investire nel nostro Paese. Noi siamo pronti a collaborare per rendere realtà un contratto Lombardia per gli investimenti dall’estero e a facilitare il più possibile il governo regionale su questo terreno”. La Lombardia è un benchmark europeo positivo per quel che riguarda la produttività del lavoro e gli ammortizzatori per il lavoro (non solo industriale naturalmente) Queste grafiche indicano che la Lombardia ce la può fare purché, come sottolinea Barcella “quel patto che da più parti si richiama tra capitale e lavoro si fondi su regole contrattuali fondate sull’aumento di produttività come condizione per la crescita dei salari”. Il confronto con le migliori politiche di sostengo alla competitività delle imprese verranno presentate durante la tavola rotonda moderata da Gianni Riotta, direttore de Il Sole24ore. Sei clip per sei diversi temi: internazionalizzazione, attrattività del territorio, federalismo/semplificazione, capitale umano/mercato del lavoro, ricerca/innovazione, energia. Le clip sono state realizzate intervistando autorevoli esponenti del sistema economico e istituzionale e europeo per capire quali siano state, in particolare durante e dopo la crisi, le misure più vantaggiose messe in atto dagli Stati membri dell’Ue. Per ragioni di migliore confrontabilità tra tessuti economici, le clip fanno particolare riferimento alle politiche di Francia, Spagna e Germania. Per poter provare a trarre esempi esportabili anche in Lombardia sono stati chiamati cinque discussant con importanti esperienze internazionali: Gaetano Miccichè, Direttore Generale Intesa Sanpaolo, Andrea Moltrasio – European Cluster Policy Group, Alberto Ribolla – Presidente Energy Cluster, Roberto Loiola – Vicepresidente Huawei Tecnologies Italia, Stefano Venturi- Vicepresidente Cisco. Gli Stati Generali cadono in un momento in cui si registra una decelerazione dell’uscita dalla crisi. I dati del terzo trimestre 2010 dell’indagine Confindustria Lombardia-unioncamere indicano infatti un rallentamento della crescita della produzione lombarda rispetto al trimestre precedente (-1,2%), insieme a un calo del fatturato e al rallentamento degli ordini interni e esteri. La decelerazione della ripresa era in qualche modo attesa se messa in relazione al seppur lieve rallentamento della crescita dei principali attori del commercio internazionale. Tuttavia questo scenario rende ancora più necessario un impegno forte e mirato a sostegno dello sviluppo.  
   
 

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