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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Novembre 2010
 
   
  VALLE D’AOSTA: IL CONSIGLIERE LUCIANO CAVERI INTERVIENE ALLA RIUNIONE DEL COORDINAMENTO PER GLI AFFARI EUROPEI DELLA CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

 
   
  Aosta, 23 novembre 2010 - Nella mattinata di lunedì 22 novembre, il consigliere Luciano Caveri, nella sua veste di Capo della delegazione italiana al Comitato delle Regioni, è intervenuto a Roma alla prima riunione del Coordinamento per gli Affari Europei della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province autonome. Numerosi i punti all’ordine del giorno sui quali l’on. Caveri è intervenuto su richiesta dei Presidenti dei Consigli regionali, in particolare la riforma della legge 11/2005 (Norme generali sulla partecipazione dell´Italia al processo normativo dell´Unione europea e sulle procedure di esecuzione degli obblighi comunitari), il controllo di sussidiarietà (in applicazione al Protocollo n. 2 allegato al Trattato di Lisbona (Protocollo sull’applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità), il ruolo del Comitato delle Regioni e le relazioni con le Assemblee legislative regionali dell’Unione europea. “Relativamente al primo punto – ha esordito Caveri- la fasce ascendente è fondamentale nella difesa del "sistema italiano" e dei suoi interessi (non egoismi, perché lo spirito europeista non lo consente) e lo è anche la fase discendente che deve prevedere il pieno rispetto di poteri e competenze regionali”. Per quanto riguarda il principio di sussidiarietà, il Capo della delegazione italiana ha spiegato “Il Comitato delle Regioni ha un ruolo di difesa del principio di sussidiarietà e rappresenta un´"altra Europa", quella della democrazia di prossimità, chiave di volta del federalismo” ed ha proseguito “Ci sono sfide su argomenti importanti, come i fondi strutturali, la politica agricola, la rete transeuropea dei trasporti, il nuovo patto di stabilità che obbligano il sistema regionale ad uno scatto, che marchi una presenza politica, cercando il comune denominatore e le alleanze necessarie in Europa”. Nel descrivere il ruolo e le competenze del Comitato delle Regioni, Caveri ha sottolineato l’importanza del lavoro in corso da parte della delegazione italiana “Stiamo lavorando sulla composizione del futuro Cdr per avere un aumento dei membri italiani non per una rivendicazione nazionalistica ma per adeguarsi ai Trattati e ciò servirà (se si salirà da 24 ad almeno 29 membri dal 2005) ad avere una accresciuta rappresentatività del sistema di democrazia locale italiano”.  
   
 

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