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Notiziario Marketpress di Venerdì 26 Novembre 2010
 
   
  ECOTURISMO SULLA NEVE: ANCHE SULLE PISTE IL QUEYRAS NON DIMENTICA LA VOCAZIONE AMBIENTALISTICA

 
   
  Unire lo sci con la scoperta di un territorio alpino incontaminato: Il Parco Naturale del Queyras offre sport e natura, per chi ama la montagna in ogni forma 8 comuni, 6 comprensori, 35 impianti di risalita per 90 km di piste, 20 km dei quali garantiti dall’innevamento artificiale: il Queyras, valle immersa nelle Alpi francesi, al confine con l’Italia e il Colle dell’Agnello, è una regione dal fascino unico. I comuni di Arvieux, Abriès, Aiguilles, Ceillac, Château-ville-vieille, Molines-en-queyras, Ristolas e Saint-véran, offrono un ambiente che unisce il meglio degli sport invernali al calore della tradizione alpina. Dal 18 dicembre 2010 al 27 marzo 2011 saranno aperte 73 piste di sci alpino (7 nere, 30 rosse, 16 blu e 20 verdi), accessibili con un abbonamento unico “Tout Queyras”, a tariffe scontate del 5 % rispetto all’anno scorso. Il Queyras è però una regione capace di attrarre anche chi ama vivere altri aspetti della montagna, e le piste di sci alpino sono affiancate dal oltre 100 km di itinerari per sci di fondo e dall’organizzazione di attività di diverso tipo“a contatto con la natura”, dai percorsi con cani da slitta o in racchette da neve agli sport estremi come parapendio o scalate delle cascate di ghiaccio. Una natura che viene protetta anche dagli ultimi investimenti, che riprendono la tradizione per uno sviluppo eco-sostenibile. Le nuove strutture turistiche sono studiate per ridurre al minimo l’impatto energetico, con uso di materiali naturali e locali, come il rifugio La Fruitière ad Arvieux, o con l’utilizzo dell’energia fotovoltaica prodotta internamente, come nei Chalet du Queyras a Molines. Una tutela che riguarda anche la preservazione e la continuazione delle tradizioni: perché la valle non sarebbe tale senza i piatti tipici, come tartiflette e fondue, carpaccio di tomate et brousse e risotto au chénopode, senza gli oggetti e i giocattoli intagliati nel legno, senza le “pietre scritte” e le meridiane che decorano le case dei villaggi. Oltre che, naturalmente, senza i formaggi, il miele, i liquori che le sapienti mani dei paysans locali sanno ancora produrre, e che è possibile scoprire presso il Laboratorio di trasformazione dei prodotti provenienti dall’agricoltura biologica - Bio Queyras  
   
 

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