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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Novembre 2006
 
   
  BRESCIA, EMERGENZA CASA: AL VIA NUOVA POLITICA

 
   
   Brescia, 27 novembre 2006 - L´emergere di un bisogno abitativo sempre più complesso, in continua espansione e che incide profondamente sulle dinamiche sociali e sulla stessa conformazione e vivibilità del territorio. Questo il tema al centro del convegno "Housing sociale: possibile promotore di un nuovo sviluppo?" organizzato dal Rotaract di Brescia cui ha partecipato il 25 novembre, su delega del presidente Formigoni, l´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti. "A fronte di una nuova e sempre più complessa esigenza abitativa - ha detto Scotti - il sistema tradizionale dell´edilizia residenziale pubblica, incentrato sulla concentrazione di fasce deboli in grandi quartieri con canoni simbolici, non regge più sia da un punto di vista sociale che da quello economico. Occorre dunque siano perseguite strade nuove che possano soddisfare al meglio quell´esigenza abitativa che, oggi, si declina in modi molto diversi riguardando sempre di più porzioni di popolazione che, pur non avendo i requisiti di reddito per accedere all´assegnazione di case popolari, incontrano difficoltà a comprare od affittare una casa". La soluzione prospettata dall´assessore Scotti è quella di avviare una realizzazione di alloggi per i meno abbienti che possa essere effettuata da parte di tutti gli operatori disposti a costruire abitazioni a prezzi significativamente inferiori a quelli di mercato, che soddisfi tutte le esigenze abitative, sia in affitto a canone sociale, sia a canone moderato per le fasce medio basse, sia in proprietà per le giovani coppie che sono in grado di acquistare la casa. Ma che sia anche sostenibile così che sia assicurata a tutti gli operatori pubblici, privati e del terzo settore, l´indispensabile copertura economica delle iniziative. "La politica che come Governo regionale stiamo portando avanti - ha detto Scotti - agisce su più leve perché è costituita da soluzioni a problemi che vanno affrontati congiuntamente integrando politiche territoriali, sociali e finanziarie e tenendo conto delle differenti competenze attribuite al Governo nazionale, alla Regione e agli Enti locali". Tre sono le leve individuate da Regione Lombardia sulle quali puntare per cambiare le dinamiche di un fenomeno che è sempre più emergenza: anzitutto il reperimento delle aree, poi la sostenibilità del sistema e l´apertura ai nuovi soggetti. E su questi tre tasselli, come ha sottolineato Scotti, si impernia il Piano di Edilizia Sociale e Residenziale per il triennio 2007-2010. "Stiamo elaborando proposte concrete per favorire e sostenere, anche finanziariamente, la disponibilità di aree nell´ambito della pianificazione territoriale dei Comuni - ha detto ancora Scotti - mediante semplificazioni delle procedure sia urbanistiche che edilizie. E In questa direzione vanno le modifiche alla legge regionale 12/2005, per arrivare ad una normativa che metta queste aree a disposizione degli interventi di edilizia residenziale al minor costo possibile, per incentivare gli investimenti ed accrescere la velocità e la capacità di realizzazione e, nel contempo, per neutralizzare alcuni meccanismi speculativi dell´attuale mercato edilizio". Oltre a tutto ciò una riflessione accurata sugli attuali canoni ha dimostrato la necessità di una riforma che, fissando criteri e strumenti di controllo, da un lato assicuri all´inquilino l´applicazione di un canone sostenibile e, dall´altro, favorisca l´accesso alle risorse necessarie per la copertura dei costi. "E´ un processo che non può andare a buon fine- ha aggiunto Scotti - se tutti gli operatori che sono in grado di mettere a disposizione alloggi, in affitto ed in proprietà, a prezzi significativamente inferiori al mercato non sono sostenuti dall´ente regionale. Per questo il nostro supporto sarà indirizzato ad abbattere il costo del denaro per i soggetti attuatori, mediante appositi fondi di rotazione, sempre nel rispetto delle finalità proprie dell´edilizia residenziale pubblica". E in questo processo va letta la partecipazione di Regione Lombardia alla Fondazione Housing sociale e alla successiva costituzione del Fondo Abitare Sociale 1. Già nel 2004 è stata approvata una norma finalizzata ad ampliare l´offerta di alloggi mediante la promozione e la partecipazione a fondi immobiliari promossi da altri soggetti. "Ricordo anche - ha concluso Scotti - che proprio per l´avvio del fondo immobiliare "etico" Fas 1, abbiamo stanziato 10 milioni di euro, con i quali metteremo a disposizione 650 alloggi a prezzi significativamente più bassi del mercato. E´ dunque una politica, quella che il Governo regionale lombardo vuole fare per la casa, che parte dal basso e cioè da una richiesta sempre crescente e che ci chiede di essere sempre più presenti nel tentare di dare risposte". .  
   
 

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