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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Novembre 2006
 
   
  ARTI SCENICHE: FONDAZIONE AIDA, "SERVE UN OSSERVATORIO REGIONALE"

 
   
  Verona 27 novembre 2006 - Il Veneto è la seconda regione per spesa pro capite destinata allo spettacolo dal vivo: 13,95 euro a persona, secondo l´Istat. Se si considera poi l´indotto economico rappresentato dalla Fondazione Arena di Verona e dal Teatro La Fenice, ma anche dai teatri stabili, dal circuito regionale, dai festival estivi e dalle rassegne invernali, emerge un quadro chiaro dell´importanza anche economica delle arti della scena per il territorio. Diventa per questo fondamentale l´istituzione di un Osservatorio regionale sullo Spettacolo. "Sappiamo che su questo progetto la Regione Veneto sta lavorando da tempo - chiarisce il direttore organizzativo di Fondazione Aida Meri Malaguti - e speriamo si arrivi presto ad una definizione. Senza un quadro sicuro (sia dal punto di vista normativo, sia statistico) diventa difficile attivare politiche di sostegno al settore dello spettacolo dal vivo che favoriscano la formazione professionale di chi opera nel settore e la crescita economica del comparto". In quest´ottica Fondazione Aida - come teatro stabile d´innovazione e come ente di formazione accreditato - si pone come interlocutore e stimolo per la Regione Veneto, ma indirizza un segnale mirato anche alle organizzazioni di categoria (in primis l´Agis) e alle imprese di spettacolo per concentrare gli sforzi e giungere al più presto all´istituzione dell´Osservatorio. "Per realizzare politiche efficaci di sostegno al nostro settore è necessario partire da dati certi e dall´identificazione del peso reale del comparto - conclude Malaguti -. Nell´ambito degli stanziamenti per la formazione, la Regione potrebbe identificare un plafond dedicato agli operatori e ai giovani che vogliono lavorare nel settore dello spettacolo dal vivo. Perché si arrivi a questo è necessario però che i settori della Formazione e della Cultura intensifichino la collaborazione, per sostenere con forza maggiore lo sviluppo dello spettacolo dal vivo". Il Progetto Training On Stage. Oggi i giovani che vogliono lavorare nel mondo del teatro e della musica possono contare su un nuovo strumento per orientarsi: un software dedicato al settore, studiato per identificare profili professionali in ambito manageriale, organizzativo, amministrativo e marketing. Il software è uno strumento innovativo implementato a partire da una ricerca condotta in sei Paesi europei (Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Polonia e Romania) nell´ambito di un progetto ideato dalla Fondazione Aida di Verona e cofinanziato dall´Ue attraverso il programma comunitario Leonardo da Vinci Ii. Il percorso di ricerca è stato centrato sul monitoraggio di 15 imprese per ciascuno dei sei Paesi e sulla realizzazione di 20 interviste per ogni Paese mirate ad approfondire con chi lavora nel comparto le competenze e le funzioni delle figure mappate. L´indagine ha portato all´analisi di 20 figure professionali che operano nell´area gestionale (organizzazione e amministrazione) dello spettacolo dal vivo. Su questi 20 profili è stato costruito il software, in grado di orientare il giovane che cerca occupazione nel mondo del teatro o della musica verso il ruolo ottimale in funzione delle sue competenze. Il software è attualmente in fase di sperimentazione (è on-line all´indirizzo www. Trainingonstage. Com/index. Php). È stato testato per ognuno dei 6 Paesi in 10 imprese che operano nello spettacolo dal vivo, in 10 centri di formazione e con 30 giovani motivati. Il "Comparto" Dello Spettacolo Dal Vivo. Il mondo del teatro e della musica in Italia dà lavoro a quasi 63mila persone tra artisti, tecnici e componenti di management e marketing staff e tecnici. Di queste, oltre 45mila operano o gravitano nel campo musicale (Fondazioni lirico-sinfoniche, orchestre, balletto, gruppi musicali), con una netta maggioranza a favore delle orchestre sinfoniche (11. 100). Quasi 18mila sono invece gli occupati nell´ambiente teatrale (teatri stabili e compagnie teatrali). L´età media è bassa: oscilla tra i 32 e i 36 anni, sia per gli uomini che per le donne. Eppure la definizione dei ruoli è spesso molto fluida e il posto di lavoro raramente è sinonimo di continuità occupazionale: chi riveste ruoli amministrativi o organizzativi tende a cambiare con frequenza, ma soprattutto chi è impiegato nel campo del management/marketing alterna differenti esperienze. Negli ultimi tre anni, infatti, il 70% degli addetti è stato soggetto a dinamiche di ricambio occupazionale, un dato che mostra una maggiore "instabilità" rispetto al ricambio dei tecnici (50% negli ultimi tre anni) e degli artisti (40%). .  
   
 

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