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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 24 Novembre 2010 |
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TRENTO: ARSENICO, NIENTE ALLARMI MA DEROGHE CONCESSE PER IL RIENTRO NELLA NORMA
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Trento, 24 novembre 2010 - In Trentino non c´è un allarme arsenico nell´acqua potabile. Il nuovo limite di 20 microgrammi per litro, stabilito il 28 ottobre 2010 dalla Commissione Europea, risulta oggi superato a Canal San Bovo con riferimento all’acquedotto frazionale Gobbera, che serve circa 120 persone. In questa località si stanno definendo gli interventi da adottare per l´abbattimento del metallo. Per quanto riguarda il comune di Frassilongo i lavori per l’abbattimento dei valori di arsenico sono stati ultimati e sono attualmente in corso le procedure di collaudo dell´acquedotto. In entrambi i casi si tratta comunque di un arsenico di origine geologica. Le norme in vigore (art. 13 del D.lgs n. 31 di data 2 febbraio 2001 recante: “attuazione della direttiva 98/83/Ce relativa alla qualità delle acque destinate a consumo umano”) stabiliscono che il limite massimo di arsenico nell´acqua sia di 10 microgrammi per litro ma prevedono anche la possibilità che a questo parametro siano concesse delle deroghe. Il Ministero della Salute ha concesso annualmente, con decreto, le deroghe, ammettendo la distribuzione di acqua destinata al consumo umano, contenente arsenico di origine geologica, fino ad un valore massimo ammissibile di 50 microgrammi per litro. L´autorizzazione ministeriale è sempre stata rilasciata dopo l´esame delle relazioni trasmesse dalla Provincia autonoma di Trento, nelle quali risultavano evidenziati, tra l’altro, gli stati di avanzamento dei lavori di risanamento in corso nei comuni che richiedevano la deroga, necessari a far rientrare la presenza di arsenico nei limiti stabiliti dalla norma. Al fine di poter beneficiare della deroga i comuni interessati devono dimostrare annualmente, tramite una dettagliata relazione, i piani di rientro nei parametri o esplicitare le ragioni per le quali sono in ritardo rispetto all´attuazione di questi piani; sono inoltre monitorate costantemente le acque che derivano dagli acquedotti interessati. La Giunta provinciale (deliberazione n. 1889 di data 1 agosto 2003) con l´approvazione del piano delle opere igienico sanitarie ha previsto stanziamenti per i comuni impegnati nell´opera di eliminazione dell’inquinamento da arsenico nelle acque. Le norme prevedono anche che, al fine della concessione del terzo triennio di deroga, il Ministero della Salute debba preventivamente acquisire il parere della Commissione Europea. In merito alle richieste di deroga temporanee inoltrate dal Ministero, per numerosi comuni italiani, la Commissione Europea ha espresso parere positivo per le richieste di deroghe che prevedono un limite di 20 microgrammi. Oggi i comuni trentini che rientrano in questa fattispecie sono: - Trento (Laste-cantanghel) e Fierozzo dove i limiti sono entro i 20 microgrammi come previsto dalla Commissione Europea; - Frassilongo dove il limite è di 25 microgrammi ma risulta in corso il collaudo dell’acquedotto e pertanto il problema si risolverà a brevissimo; - Canal San Bovo dove il limite rilevato è superiore ai 30 microgrammi; in questo comune si stanno studiando come possibili rimedi, l´applicazione sulla mandata dell’acquedotto di un dearsenificatore, come già attuato nei comuni di Tenna e Borgo Valsugana, oppure la miscelazione di più sorgenti al fine di pervenire ad un abbattimento del parametro. |
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