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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Novembre 2006
 
   
  SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI: CPT VENEZIA, "È NECESSARIO INVESTIRE ANCORA"

 
   
  Venezia 27 novembre 2006 - Negli ultimi giorni le prime pagine dei quotidiani hanno dato rilievo a incidenti avvenuti nei cantieri edili, alcuni dei quali, purtroppo, sono risultati mortali, anche in provincia di Venezia. La morte di un lavoratore in un cantiere edile è sempre una tragedia, personale e collettiva, che lascia sul campo un quesito ricorrente: la colpa va ascritta a condizioni di sicurezza insufficienti o a una tragica fatalità? La verità, come spesso accade, sta nel mezzo: "Il bilancio del settore delle costruzioni edili in Veneto è positivo - spiega il presidente del Cpt di Venezia Ugo Cavallin - con una crescita occupazionale e una diminuzione degli infortuni nell´ultimo anno. Risultati resi possibili dal lavoro comune svolto in materia di sicurezza, parallelamente allo sviluppo di tecnologie e processi produttivi e all´evoluzione delle norme di sicurezza in materia. Ma gli episodi tragici messi in rilievo dalla stampa negli ultimi giorni devono far riflettere, perché evidentemente l´impegno profuso non è ancora abbastanza. Come continuo ad affermare da tempo, è necessario sostenere con maggiore convinzione le aziende in regola e che operano con trasparenza. Bisogna capire che solo puntando sulla qualità e creando un sistema virtuoso che si svicoli dalla pratica del massimo ribasso si possono tutelare maggiormente i lavoratori. Le fatalità tragiche, poi, sono sempre in agguato, ma noi dobbiamo cercare di creare le condizioni ideali perché nemmeno queste si verifichino". "La firma del protocollo sulla sicurezza proposto dalla Prefettura deve essere un punto di partenza importante per una volontà forte di fare sistema - sottolinea ancora Cavallin -, nella direzione di un radicale ripensamento dell´approccio alla sicurezza nei cantieri". Ma gli incidenti mortali nei cantieri edili non sempre vanno imputati a condizioni di scarsa sicurezza: "in edilizia negli ultimi anni abbiamo lavorato bene - evidenzia il vicepresidente del Cpt Venezia Claudio Dureghello - e stiamo continuando su questa strada. È fuorviante imputare sempre a ragioni di scarsa sicurezza gli episodi tragici che si registrano nei cantieri. Non per questo, però, si deve morire per lavoro, nonostante l´edilizia sia un settore ad altissimo rischio. Anche a fronte degli ultimi episodi registrati si deve invece puntare ancora di più sulla formazione e sull´informazione, a partire dai datori di lavoro, fino ai lavoratori stessi e agli enti bilaterali. Come Cpt ci stiamo attivando ulteriormente affinché alle aziende e agli stessi operai arrivi un messaggio forte di sicurezza e responsabilità e gli incidenti, soprattutto mortali, non accadano più". .  
   
 

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