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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Maggio 2006
 
   
  ALIMENTARE. MDC: “FINALMENTE SANZIONI SEVERE PER CHI PRODUCE O DISTRIBUISCE ALIMENTI NON SICURI”

 
   
  Pubblicato in Gu il regolamento che prevede sanzioni da 3. 000 a 18. 000 euro per chi non ritira i prodotti alimentari non sicuri. “Una disciplina severa che ci auguriamo venga applicata con la massima rigidità e attenzione”. Questo il commento del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) a quanto riportato nel Decreto Legislativo 5 aprile 2006, n. 190 avente ad oggetto “Disciplina sanzionatoria per le violazioni del regolamento (Ce) n. 178/2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l´Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel settore della sicurezza alimentare”. Secondo quanto previsto nel Regolamento pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale infatti “salvo che il fatto costituisca reato, gli operatori del settore alimentare e dei mangimi, i quali, essendo a conoscenza che un alimento o un mangime o un animale da loro importato, prodotto, trasformato, lavorato o distribuito, non più nella loro disponibilità, non è conforme ai requisiti di sicurezza, non attivano le procedure di ritiro degli stessi, sono soggetti al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria da 3. 000 euro a 18. 000 euro”. Solo attraverso l’irrorazione di pene pecuniarie severe si può sperare di scoraggiare comportamenti lesivi dell’altrui sicurezza – dichiara Laura Ferraioli, responsabile Dipartimento Sicurezza Alimentare del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) - Che questo valga tanto di più quando ci si muove nell’ambito del settore alimentare che vede coinvolti davvero tutti i consumatori e la loro salute, è dimostrato dal fatto che la nostra rete di Sportelli ha visto crescere negli ultimi tempi sempre più le richieste di informazione su problemi inquietanti come gli Ogm, i pesticidi, le carni e la frutta di cui non si sa nulla”. “Le famiglie italiane – conclude Ferraioli - vogliono essere rassicurate sulla genuinità dei prodotti, manifestano inquietudine e chiedono proprio un rafforzamento di controlli e prevenzione”. .  
   
 

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