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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Novembre 2010
 
   
  SICILIA: CONSIGLIERE DI PARITA´ ADERISCONO A GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

 
   
   Palermo, 25 novembre 2010 - In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, che si celebra in tutto il mondo, le consigliere di parita´ della Sicilia rilanciano la "Carta delle pari opportunita´ e l´uguaglianza sul lavoro" quale strumento migliore di prevenzione e di contrasto alla violenza. La "Carta", lanciata nei mesi scorsi, e che vede tra i promotori la consigliera nazionale di parita´, Alessandra Servidori, e´ gia´ stata firmata dalle consigliere nei territori e da oltre 80 aziende, coinvolgendo circa 850mila lavoratori e lavoratrici, con lo scopo di realizzare un accordo con le imprese per sensibilizzarle sull´attuazione di azioni concrete contro le disuguaglianze nel lavoro, per il benessere organizzativo e nel rispetto dei principi di pari dignita´ e trattamento sul lavoro. Sicuramente, passare dal disagio lavorativo al benessere organizzativo rappresenta una delle sfide dell´organizzazione del lavoro che ha anche effetti importanti sulla produttivita´. Benessere organizzativo non vuol dire solo qualita´ dell´ambiente di lavoro (salubre, accogliente, confortevole), ma anche capacita´ di mantenere e promuovere un buon grado di benessere fisico, psicologico e sociale delle persone che ci lavorano. Benessere organizzativo poi, in ottica di genere, vuol dire innanzitutto rispetto delle pari opportunita´, cioe´ formare e informare i lavoratori, le lavoratrici e tutti gli attori coinvolti nei processi, sui temi delle pari opportunita´; capacita´ di favorire la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro (attuando le previsioni normative e contrattuali in materia di lavoro flessibile, favorendo la diffusione del telelavoro, vuol dire favorire i nidi aziendali). Spesso, infatti, ci si dimentica che i lavoratori sono anche madri e padri: invece l´organizzazione del lavoro considera i lavoratori senza figli e purtroppo ancora oggi sono sicuramente le donne le piu´ penalizzate, dal momento che si fanno carico del servizio di cura, prima dei figli poi degli anziani da accudire cosi´ come i tempi dei trasporti e della mobilita´ urbana, gli orari dei servizi non sempre sono compatibili con quelli dell´attivita´ lavorativa. Sicuramente, la parola chiave deve essere "sfida al cambiamento" che pero´ non puo´ non essere accompagnata dalla parola "responsabilita´", che deve essere condivisa tra uomini e donne contro ogni forma di discriminazione e violenza.  
   
 

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