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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Novembre 2010
 
   
  BILANCIO 2011: IL PARLAMENTO EUROPEO RIBADISCE LA SUA POSIZIONE

 
   
  Strasburgo, 29 novembre 2010 - I deputati son pronti a concludere l´accordo per il bilancio 2011 entro i limiti proposto dal Consiglio, a condizione che i governi accettino le proposte del Parlamento su flessibilità e prospettive finanziarie: questo il chiaro messaggio contenuto in una risoluzione sui negoziati sul bilancio 2011 approvata giovedì. I deputati sono pronti "a favorire il conseguimento di un accordo sul bilancio 2011 e sugli elementi a esso correlati in tempi molto stretti" a tre condizioni, contenute nella risoluzione approvata con 486 voti a favore, 64 contrari e 21 astensioni. 1. Flessibilità - Innanzitutto, il raggiungimento di un accordo sui meccanismi di flessibilità che devono essere adottati dal Parlamento e a maggioranza qualificata dal Consiglio, per consentire in futuro un finanziamento adeguato delle nuove politiche e la strategia Europa 2020. Prima dell´entrata in vigore del Trattato di Lisbona, per la messa a disposizione dello 0,03% di "flessibilità" bastavano la maggioranza qualificata in seno al Consiglio e la maggioranza di 3/5 in Parlamento. Tale meccanismo è stato ad esempio utilizzato per finanziarie il progetto Galileo, per alleviare la crisi alimentare nei paesi africani e per finanziare il pacchetto di ripresa economica messo in atto l´anno scorso. Il Parlamento chiede di mantenere la stessa procedura per il futuro. 2. Nuove risorse proprie - In secondo luogo, i deputati chiedono alla Commissione di presentare proposte sulle nuove risorse proprie per l´Unione europea e al Consiglio l´impegno di discutere tali proposte con il Parlamento nell´ambito del processo negoziale per il prossimo quadro finanziario pluriennale (Qfp), come era stato previsto nell´Accordo interistituzionale del 2006 sulle questioni di bilancio. Il Presidente della Commissione Barroso ha detto all´Aula, durante il dibattito di martedì, che presenterà tali proposte prima della fine di giugno 2011. Il Parlamento, il Consiglio e la Commissione sono obbligati dal Trattato ad adottare "ogni misura necessaria per facilitare l´adozione" del Qfp. 3. Ruolo del Pe nella procedura per le prospettive finanziarie - Infine, i deputati chiedono un accordo tra le tre istituzioni su un metodo di lavoro che preveda la partecipazione del Parlamento al processo negoziale del prossimo Qfp. "Al fine di raggiungere un accordo rapido e positivo per l´Ue, è necessario che il Consiglio cambi posizione e siamo pronti a negoziare. Abbiamo bisogno di cambiamenti sul ruolo del Parlamento europeo nei negoziati sul prossimo quadro finanziario pluriennale, un impegno ad avere un ampio dibattito sulle risorse proprie e sui meccanismi di flessibilità, in rispetto dei principi vigenti per la revisione del bilancio, per contribuire a finanziare le politiche concordate nel Trattato di Lisbona", ha detto il Presidente del Pe Jerzy Buzek. Il primo round di negoziati è iniziato con la proposta della Commissione in aprile, la posizione del Consiglio ad agosto e quella del Parlamento votata a ottobre. Il piano originario era di trovare un accordo durante il periodo di conciliazione, che è terminato con un nulla di fatto il 15 novembre. Di conseguenza, la Commissione proporrà un nuovo progetto di bilancio, probabilmente il 1° dicembre. La commissione per i bilanci del Pe discuterà la proposta il 1° e il 2 dicembre. La Commissione presenterà una proposta sulle prossime prospettive finanziarie nell´estate 2011.  
   
 

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