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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Novembre 2010
 
   
  UN COLPO GALATTICO 6 MILIARDI DI ANNI FA HA MODELLATO IL VICINATO CELESTE DELLA TERRA

 
   
  Bruxelles, 29 novembre 2010 - Un team composto da ricercatori francesi e cinesi ha scoperto che la Galassia di Andromeda e le galassie nane conosciute come Nubi di Magellano, forse devono la loro forma attuale a una collisione nel "Gruppo Locale", come gli esperti chiamano il nostro vicinato celeste, circa 6 miliardi di anni fa. Il Gruppo Locale comprende quasi 40 galassie ed è dominato da 2 enormi galassie spirale: Andromeda (anche nota come Messier 31, o M31) e la galassia di cui fa parte la terra, la Via Lattea. I risultati della prima parte dello studio sono presentati nell´Astrophysical Journal, e le scoperte della seconda parte dello studio verranno pubblicate nella stessa rivista a dicembre. Gli astronomi ritenevano che Andromeda, una galassia spirale lontana circa 2,5 milioni di anni luce nella costellazione di Andromeda, fosse stata creata dalla fusione di due galassie con massa inferiore. Ma ricercatori dell´Osservatorio di Parigi e del Centro nazionale per la ricerca scientifica (Cnrs) in Francia, in collaborazione con gli Osservatori astronomici nazionali dell´Accademia cinese delle scienze (Naoc), hanno pensato a un altro punto di vista e, per la prima volta, hanno creato un modello della dettagliata evoluzione strutturale della Galassia di Andromeda. Guidato da François Hammer dell´Osservatorio di Parigi, il team è riuscito a riprodurre molte delle caratteristiche della galassia, compreso il suo immenso rigonfiamento centrale, l´anello gigante di gas e polveri, l´enorme disco spesso e la grande scia di vecchie stelle. I ricercatori suggeriscono che Andromeda sia il risultato dello schiacciamento di due galassie, una leggermente più grande della Via Lattea e l´altra con una massa circa tre volte più piccola. La misurazione delle età stellari delle strutture di Andromeda li ha aiutati a determinare che il primo passaggio si è verificato circa 9 miliardi di anni fa e la fusione finale circa 5,5 miliardi di anni fa. Secondo gli esperti, il Gruppo Locale può probabilmente considerare questa enorme collisione come l´evento più significativo della sua storia. Perché? Poiché la Galassia di Andromeda e i suoi satelliti raccolgono la frazione più grande della materia barionica del Gruppo Locale, che include stelle e gas. Gli esperti fanno notare che la collisione deve essere stata violenta per riuscire a produrre una rotazione sufficiente (momento angolare ) a creare l´enorme disco galattico di Andromeda. Essi aggiungono che le simulazioni forniscono una buona idea di come una quantità di massa equivalente a un terzo di quella della Via Lattea sia stata probabilmente espulsa durante l´interazione, "mediante la formazione di gigantesche code mareali". Probabilmente i gas predominano in quasi tutta questa materia, che è stata per la maggior parte espulsa in una direzione circoscritta, come in un iperpiano orientato lungo il disco della Galassia di Andromeda. "Poiché il disco di Andromeda viene osservato quasi di taglio (inclinazione di 77 gradi), questo iperpiano può facilmente includere la Via Lattea," dicono i ricercatori. Nella seconda parte dello studio, il team ha esaminato come un evento di tale importanza potrebbe influire sul vicinato più prossimo della nostra galassia. Nessuno sa realmente come si siano formate le Nubi di Magellano. I ricercatori suggeriscono che si siano formate all´interno di una delle code mareali generate durante l´immensa interazione 9 miliardi di anni fa. "Esse sarebbero state espulse verso la Via Lattea a una velocità molto alta, che è stata recentemente ricalcolata in 1 milione di kilometri all´ora (quasi 278 km/secondo)!" affermano. Secondo i ricercatori, i risultati di questo studio potrebbero giocare un ruolo fondamentale nella cosmologia. Principalmente poiché supporterebbero la teoria che le fusioni hanno creato la maggior parte delle galassie spirale e che le code mareali durante questi eventi generano le galassie nane. Allo studio hanno contribuito ricercatori dell´Université Paris Diderot e dell´Université Pierre et Marie Curie, entrambe in Francia. Per maggiori informazioni, visitare: Astrophysical Journal: http://iopscience.Iop.org/0004-637x  Osservatorio di Parigi: http://www.Obspm.fr/presentation.en.shtml  Osservatori astronomici nazionali, Accademia delle scienze cinese: http://english.Nao.cas.cn/    
   
 

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