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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Novembre 2010
 
   
  SICUREZZA A MILANO COMUNE STANZIA 1 MILIONE DI EURO PER PIANO VIDEOSORVEGLIANZA. TELECAMERE ‘INTELLIGENTI’ ACCESE IN PRIMAVERA IN 14 AREE SENSIBILI. ANCHE A SARPI E VIA PADOVA” ENTRO IL 2011, 24 NUOVI IMPIANTI NEI QUARTIERI COMASINA, TICINESE, LODI-CORVETTO, NIGUARDA, MONZA.

 
   
   Milano, 29 novembre 2010 - “Telecamere ‘intelligenti’ in 14 aree sensibili della città. Grazie allo stanziamento di 1 milione di euro, approvato questa mattina dalla Giunta comunale, siamo pronti, terminata la fase di sperimentazione, ad estendere entro la prossima primavera l’uso del nuovo software di videosorveglianza, non solo alle 5 aree inizialmente annunciate, piazza Duomo, piazza della Scala, stazione Centrale, Cadorna e colonne di San Lorenzo, ma anche ad altre zone a rischio, tra cui via Padova, via Paolo Sarpi, Quarto Oggiaro. Un segnale importante da parte di questa Amministrazione che dimostra la ferma volontà di progredire sul fronte della sicurezza anche attraverso l’uso virtuoso della tecnologia e della videosorveglianza. Ricordo, infatti, che le telecamere ‘intelligenti’ sono in grado di avvisare gli operatori addetti al controllo delle immagini in alcuni casi di pericolo: graffitari in azione, risse, assembramenti, pacchi o borse abbandonate”. Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. Queste le 14 aree che si avvarranno del nuovo sistema di videosorveglianza: piazza Duomo, piazza della Scala, colonne di San Lorenzo, Stazione Cadorna, Stazione Centrale, Acquedotto, via Paolo Sarpi, piazzale Maciachini, via Padova, sottopasso Patroclo, piazza Cordusio, piazza Beccaria, piazza Trento, Quarto Oggiaro. Nelle prime due località (Duomo e Scala) saranno rispettivamente installate 5 nuove telecamere, mentre nelle altre 12 zone il software verrà applicato agli impianti esistenti. “Grazie a questo stanziamento – aggiunge De Corato – verranno anche installate, entro il 2011, 24 nuove telecamere, fisse e ‘brandeggiabili’, in zone a rischio sicurezza nei quartieri Comasina, Lodi-corvetto, Ticinese, Olmi, Niguarda, Monza, Maggiolina, San Cristoforo e non solo. Aree individuate dal Settore Sicurezza sulla base delle segnalazioni e degli interventi della Polizia Locale in quanto ripetutamente interessate da fenomeni di spaccio, atti vandalici, furti, rapine e scippi, presenza di gruppi di extracomunitari che delinquono. Tra queste anche via Gola, nota per le occupazioni abusive da parte dei centri sociali, e il liceo Manzoni, dove i rappresentanti dei genitori e il preside Barbarino si erano detti favorevoli alle installazioni all’esterno dell’istituto per garantire la sicurezza degli studenti ed evitare atti vandalici e violenze”. Queste, in dettaglio, le 11 località interessate dalle nuove installazioni: piazza Morbegno-via Varanini-via delle Leghe, area verde di via D. Crespi angolo via S. Calocero, via delle Betulle, piazza S. Giuseppe, via Martignoni, via Gola Alzaia Naviglio Pavese, piazza Gasparri, parrocchia S. Cristoforo, viale Jenner, via Barzoni (tunnel M3 Porto di Mare), via Orazio, 3 (Liceo Manzoni). “Milano – conclude De Corato – è capofila in Italia e all’avanguardia rispetto a molte altre grandi capitali europee sul fronte della videosorveglianza e della tecnologia applicata alla sicurezza. Lo testimoniano i 1.326 impianti attualmente presenti sul territorio che hanno permesso finora di risolvere con l’arresto del responsabile il 63% dei reati per cui ci si è avvalsi delle registrazioni. Ma lo dimostrano anche le nuove telecamere ‘intelligenti’ che permetteranno un ambizioso salto di qualità, ovvero quello di trasformare l’uso della videosorveglianza da repressivo a preventivo: e questo, in vista di Expo 2015, assume un valore ancora più forte. E un’ulteriore prova è poi la Mappa del rischio: attivata dalla Polizia Locale nel febbraio 2008 per localizzare le criticità sul territorio, potrebbe diventare la piattaforma di base per realizzare un sistema condiviso di risk management in vista di Expo a difesa di infrastrutture critiche, come i trasporti pubblici e ferroviari, a rischio di attacchi terroristici”.  
   
 

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