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Notiziario Marketpress di
Martedì 30 Novembre 2010 |
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ENOLOGI ONORANO IL FVG NEL MONDO
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Rinnovare vigneti e una cantina antica in Terra Santa, tra la Palestina e l´Israele, per favorire nel contempo l´integrazione tra israeliani e palestinesi: questa la missione dei frati salesiani che gestiscono la Cantina Crèmisan, a Betlemme. Che è stata esaltata a Ruttars, in occasione dell´annuale incontro dell´Assoenologi del Fvg Associazione che da quattro anni ha avviato il progetto Assoenologi per il sociale, e ha premiato in passato Andrea Muccioli, fondatore della comunità di San Patrignano, la cooperativa Cento passi di San Giuseppe Jato, che lavora i terreni confiscati alla mafia, e La Fondazione Francesca Pecorari, di San Lorenzo Isontino. "Fa onore al Friuli Venezia Giulia - ha detto l´assessore regionale all´Associazionismo, Roberto Molinaro - che una realtà professionale come quella degli enologi, la quale ha concorso a far crescere il mondo rurale e delle tradizioni della nostra terra e a farlo conoscere in tutto il mondo, dia ampio spazio alla dimensione della solidarietà e al sociale". "Soprattutto perché - ha precisato l´assessore - lo sforzo collaborativo con il sociale, l´Assoenologi lo ha questa volta voluto indirizzare alla Cantina Crèmisan, che opera in condizioni non facili in una terra martoriata dalle lacerazioni tra le comunità locali". "Una cantina - ha concluso - attraverso la quale i frati salesiani, avvalendosi di una delle potenzialità del vino, che è quella di favorire l´amicizia, seminano la pace". "Assoenologi per il sociale - ha poi spiegato Rodolfo Rizzi, presidente regionale dell´Assoenologi - è un evento mosso dalla considerazione che anche i professionisti del vino si possono impegnare con successo anche nel sociale; tenendo presente che ci sono moltissime realtà del pianeta vino che si occupano di solidarietà". A rappresentare la cantina israeliana che si trova a 5 km da Betlemme e a 12 km da Gerusalemme, è stato Ermenegildo Lamon,.dal 1967 cantiniere della Crèmisan. Dunque, lavora vigneti sia in Palestina che in Israele. Padre Lamon ha esposto il suo vissuto in Terra Santa, dove accanto al messaggio di Don Bosco, fondatore dei Salesiani, i frati sono riusciti a catalizzare l´amicizia tra comunità diverse anche attraverso la valorizzazione e riqualificazione della cantina e dei vini locali. Ma anche lanciato un grido d´allarme perché le autorità israeliane vogliono erigere un muro che separerà le due comunità, ma che dividerebbe inesorabilmente anche i terreni vitati della cantina Crèmisan. Nel corso della manifestazione, che si è svolta nella cantina di Silvio Jermann, a Ruttars, il quale ha porto il benvenuto alla qualificata rappresentanza degli enologi del Friuli Venezia Giulia, hanno pure preso la parola: Emanuela Chiang, responsabile dei Progetti Medio Oriente e Corno d´Africa del Vis, Volontariato Internazionale per lo sviluppo, e l´enologo Riccardo Cotarella, il quale attualmente collabora per il rafforzamento della cantina. |
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