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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Novembre 2010
 
   
  PRESENTATO SALONE BENI CULTURALI DI VENEZIA

 
   
  Venezia, 29 novembre 2010 - I contenuti del Xiv Salone dei Beni e delle Attività Culturali e del Vi Salone del Restauro, che si svolgeranno dal 2 al 4 dicembre presso il Venezia Terminal Passeggeri, sono stati presentati il 26 novembre a Palazzo Balbi, sede della Regione del Veneto, a Venezia. Sono intervenuti Angelo Tabaro, segretario regionale alla cultura a nome del vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato, Pier Francesco Ghetti assessore alla pianificazione strategica del Comune di Venezia, Luciano Coin amministratore unico di Optimist Srl, Maurizio Cecconi direttore artistico del salone e Gianni Gobbato direttore generale di Veneziafiere Optimist Srl. Il Salone di Venezia è riconosciuto come il primo evento fieristico dedicato ai Beni Culturali in Italia: una vetrina delle eccellenze nel panorama culturale nazionale ed internazionale. Quest’anno saranno presenti circa 170 tra espositori e partecipanti alle due rassegne. Anche la Regione del Veneto avrà un suo spazio espositivo e promuoverà una serie di iniziative di approfondimento. Tabaro ha sottolineato che chi ha il compito di ”governare” la cultura nel Veneto si trova di fronte alla complessità dei contenuti e della gestione del settore da un lato e la sua enorme ricchezza dall’altro. Le amministrazioni pubbliche hanno quindi una grande responsabilità, a partire dalla conservazione di questo patrimonio fino all’impegno di farlo conoscere e consegnarlo alla future generazioni, se possibile arricchito. C’è la necessità di “ascoltare” il territorio – ha detto Tabaro – per fare programmazione culturale e, in ragione delle sempre maggiori difficoltà di bilancio, di fare delle scelte ragionate. La cultura peraltro non è solo un costo ma anche una risorsa. Sono molte le imprese che lavorano in questo campo e sanno reinterpretare la ricchezza del retroterra culturale in forme innovative. La stessa candidatura di Venezia e del Nordest a capitale europea della cultura 2019 rappresenta un’opportunità per questo territorio. “Se riusciamo a fare rete – ha concluso – potremo ottenere risultati e potenzialità mille volte superiori ad oggi e a costi inferiori”.  
   
 

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