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Notiziario Marketpress di Lunedì 29 Novembre 2010
 
   
  IL VENETO PREPARA UN PIANO REGIONALE DEI RIFIUTI SPECIALI: “OTTIMIZZARE I CICLI PRODUTTIVI, ORIENTARE LA GESTIONE”

 
   
  Treviso, 29 novembre 2010 - La Regione del Veneto si doterà presto di un piano regionale per la gestione dei rifiuti speciali. Lo ha annunciato il 27 novembre l’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte intervenendo ad un convegno organizzato nella sede provincia di Treviso in occasione della “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”. “Il piano – spiega l’assessore Conte – fornirà criteri e indicazioni per ridurre la produzione e la pericolosità dei rifiuti, fornirà una ricognizione dell’offerta esistente in Regione e fuori per il trattamento, con l’obiettivo di minimizzare il ricorso alla discarica”. Nel corso del convegno l’assessore all’Ambiente ha insistito sul fatto che i rifiuti speciali sono a tutti gli effetti paragonabili a una merce, e pertanto vige il principio costituzionale e comunitario della libera circolazione. “La realizzazione di impianti – ha spiegato - trova spesso il proprio principale motore in valutazioni di tipo economico. Un piano in materia di rifiuti speciali, a differenza di quello in materia di rifiuti urbani, non può quindi imporre vincoli di rapporti tra rifiuti ed impianti specifici”. La valutazione della necessità di costruire nuovi impianti di trattamento per i rifiuti speciali nel Veneto potrà essere fatta solo partendo da questo principio e dalla valutazione di quanto già presente in Regione e fuori. “Solo quando avremo un quadro chiaro dei quantitativi di rifiuti prodotti – ha detto l’assessore Conte - delle tipologie impiantistiche di smaltimento o recupero disponibili sul territorio per le singole tipologie di rifiuto, il destino ottimale (impianti che utilizzano i metodi e le tecnologie più idonei a garantire un alto grado di protezione dell´ambiente e della salute pubblica) per le tipologie di rifiuto che soffrono di domanda inevasa - a livello regionale - di recupero e smaltimento, sia dei rifiuti pericolosi che non pericolosi, potremo ipotizzare il fabbisogno teorico di impianti da realizzare nella Regione Veneto”.  
   
 

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