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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Novembre 2010
 
   
  AGRICOLTURA: FRIULMONT CONSORZIO PER RILANCIO CASEIFICI

 
   
  Udine - Friulmont, Società consortile lattiero casearia della montagna friulana, è stata costituita per raggruppare le latterie dell´Alto Friuli, coordinandone le produzioni e la promozione. E´ quanto ha specificato l´assessore regionale alle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali, Claudio Violino, presentando il consorzio, a Udine, nella sede dell´Amministrazione regionale. Friulmont ha sede ad Amaro, presso l´Agemont. E´ presieduta da Luciano Mazzolini, vicepresidente Oliviero Della Picca, consigliere rappresentante delle latterie Andrea Minisini. Ne fa parte anche l´Agemont, e raggruppa i caseifici: Sociale Alto But di Sutrio, Val Tagliamento di Enemonzo, Val Degano di Ovaro. Nonché le latterie: Cooperativa Agricoltori Valcanale di Ugovizza, di Venzone, di Campolessi, di Paularo. Che lavorano annualmente 10 milioni di chilogrammi di latte conferito da 250 aziende, per trasformarlo in formaggio Latteria e Montasio, ma anche in ricotta fresca e affumicata, formaggi molli e a pasta filata, e burro. Mentre sono una cinquantina gli occupati nei caseifici consorziati. Questa la fotografia della realtà che la Regione, attraverso l´Agemont, intende riqualificare, razionalizzando e coordinando le produzioni. Al fine di poter offrire sui mercati prodotti moderni, di qualità, e come ha auspicato Violino, presto anche certificati. L´intenzione istitutiva di Friulmont, secondo l´assessore regionale, è infatti quella di salvaguardare l´esistenza dei caseifici dell´area montana, in quanto essi sono uno degli elementi cardine della filiera zootecnica del territorio dell´Alto Friuli, dalla Carnia alla Valcanale. Territorio che proprio attraverso la presenza della zootecnia, dell´uomo, degli allevamenti, dei pascoli, può essere mantenuto preservando in parte i pericoli di dissesto derivanti dall´abbandono. Come hanno evidenziato all´unisono l´assessore Violino, i direttori, centrale delle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali, Luca Bulfone, e di Agemont, Luigino Maravai, Friulmont rappresenta un´occasione importante e imperdibile per mantenere e valorizzare il patrimonio, anche culturale e peculiare, rappresentato dalle attività casearie di montagna. Un´occasione mirata a scongiurarne la chiusura. Lungo il percorso di riqualificazione, che dovrà sfociare nella promozione di nicchia e di più larga scala, Violino intravede la valorizzazione di produzioni di carattere biologico, anche considerando il fatto che già le produzioni zootecniche di montagna sono già ottenute per buona parte con metodi naturali, la certificazione con i marchi di qualità, l´attestazione del marchio Friulmont che ne identifichi le produzioni, il raccordo con realtà significative del territorio montano non consorziate, e la produzione di formaggi, e non solo, di malga. "Troppo tempo - ha aggiunto Violino - si è perso finora per la tutela dell´agricoltura di montagna, e questa iniziativa vuole dare un impulso al settore, nella prospettiva che probabilmente l´agroalimentare sarà uno dei primi comparti a uscire dalla crisi economica in atto". Violino si è infine soffermato sull´iniziativa delle Regioni alpine italiane, del Vorarlberg, della Carinzia, del Sud Tirolo, della Repubblica di Slovenia, con la presenza in questo raggruppamento in qualità di osservatori delle Regioni Veneto, Lombardia e Piemonte, per ottenere un maggior peso politico nei confronti della Ud, e poter fare fronte comune in vista della predisposizione della nuova Pac, lo strumento portante della politica agricola comunitaria, per il periodo dal 2012 al 2020. Friulmont, dunque, si presenta quale soggetto attuatore del rilancio della zootecnia di montagna, anche attraverso la promozione e la commercializzazione dei prodotti caseari per quanto riguarda la produzione annua non già venduta direttamente dai consorziati, pari a circa il 50 per cento. Tale consorzio dovrà quindi fare sistema, producendo effetti positivi che non potranno essere immediatamente riscontrabili, ma che in prospettiva intendono dare fiducia agli operatori e rafforzare il settore. Un progetto nel quale, come ha rilevato il presidente di Friulmont, Mazzolini, i consociati credono. Ma ci crede anche l´agricoltura di montagna. Nell´occasione è stato presentato il direttore di Friulmont, Lucio Rossmann.  
   
 

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