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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Maggio 2006
 
   
  A REGGIO EMILIA DAL 25 GIUGNO ALL’8 OTTOBRE 2006 L’ANTOLOGICA DI ARNALDO POMODORO

 
   
  Reggio Emilia, 25 maggio 2006 - Dal 25 giugno all’8 ottobre, nelle due sedi di Palazzo Magnani di Reggio Emilia e di Palazzo dei Principi di Correggio (Re) si terrà un’ampia antologica dedicata ad Arnaldo Pomodoro (Morciano di Romagna (Rn), 1926), lo scultore italiano contemporaneo più noto e apprezzato a livello internazionale. Promossa dalla Provincia di Reggio Emilia e dal Comune di Correggio, con il contributo di Fondazione Manodori, Ccpl, Interacciai di Reggio Emilia, Assicurazioni Generali e Tecton, l’esposizione curata da Sandro Parmiggiani ripercorre cinquant’anni di produzione dell’artista. Si parte, infatti, dal 1960 (La colonna del viaggiatore) fino a giungere ai nostri giorni. La mostra permetterà alle quaranta sculture di Pomodoro di dialogare con una duplice situazione ambientale: l´interno delle stanze di Palazzo Magnani e i luoghi più suggestivi della città di Reggio. Le opere dell´artista, infatti, posizionate lungo corso Garibaldi, e sull’asse da piazza Gioberti a piazza Roversi, si confronteranno con le architetture storiche cittadine, come la seicentesca Basilica della Ghiara e la Chiesa del Cristo, e con il rigore formale dei cortili interni del Palazzo Ducale (ora Palazzo Allende, sede della Provincia di Reggio Emilia). A Palazzo dei Principi di Correggio verranno presentate dieci sculture che faranno da corollario a 90 lavori su carta, realizzati tra il 1976 a oggi, che costituiscono la parte più significativa dell´opera grafica di Pomodoro, nella cui attività artistica assumono un ruolo importante, essendo luogo di sperimentazioni e di innovazioni, con il ricorso, del tutto peculiare, alla calcografia in rilievo combinata all´acquatinta, al collage e all´utilizzo di carte speciali. Molto si è scritto sull’arte di Pomodoro, da parte di autori italiani e stranieri, di storici e critici dell´arte e di poeti e scrittori. Le sue sculture affascinano perché permettono, nell´indagine delle forme e nello scavo dentro la materia che le costituisce, nella rivelazione della particolare struttura "molecolare" che l´artista immagina, di gettare un ponte tra il passato, come il retaggio delle architetture di antiche civiltà, e il presente, con una continua capacità di osservazione del reale e di collegamento allo "spirito del tempo". L´influenza di Pomodoro è stata assai profonda e travalica gli stessi ambiti dell´arte: non è un caso, ad esempio, che la conformazione geologica di mondi alieni o la configurazione esteriore di veicoli spaziali immaginate da certi autori di film di fantascienza sembrino ispirarsi alle forme che la scultura di Arnaldo Pomodoro ha reso familiari. Accompagna l’esposizione, un catalogo – Skira editore – che presenta un testo di Luciano Caprile, una conversazione tra l’artista e Sandro Parmiggiani, nonché un´ampia antologia critica, con particolare attenzione ai testi, alcuni dei quali inediti, che poeti e scrittori hanno dedicato a Pomodoro. Note biografiche Arnaldo Pomodoro è nato a Morciano di Romagna nel 1926. È a Milano nella prima metà degli anni Cinquanta, dove diventa amico di artisti e uomini di cultura. Nel 1956 viene invitato alla Biennale di Venezia, dove tornerà a esporre con sale personali nel 1964 e nel 1988; già nel 1958, tiene mostre in Germania e in Belgio. Nel 1959 è a New York e San Francisco: negli Stati Uniti soggiorna ripetutamente per vent´anni; qui frequenta artisti e poeti di primo piano (David Smith, Louise Nevelson, Allen Ginsberg, Gregory Corso), è chiamato a insegnare in alcune Università (Stanford University, Berkeley University, il Mills College di Oakland, California), espone in mostre pubbliche itineranti e riceve premi prestigiosi, quali il "Premio Internazionale di Scultura" del Carnegie Institute di Pittsburgh, che gli viene attribuito nel 1967. Tra le tante mostre importanti a lui dedicate, vanno almeno ricordate quella alla Rotonda della Besana di Milano (1974), al Musée d´art Moderne di Parigi (1976), a Copenaghen (1982), al Forte di Belvedere di Firenze (1984), a Rimini e Cesena (1995), a Varese (1998), a Palma de Mallorca (1999), alla Reggia di Caserta (2000), in vari musei tedeschi, americani, giapponesi e australiani. Pomodoro riceve numerose commissioni pubbliche e private in tutto il mondo, che gli consentono di realizzare opere monumentali - basta ricordare, tra le tante, la Sfera con Sfera collocata davanti al Palazzo dell´Onu a New York nel 1996 -, sempre misurandosi con le caratteristiche del sito e con le problematiche del rapporto tra arte, ambiente e architettura. Svolge pure un´intensa, ininterrotta attività di scenografo, e riceve numerosi importanti riconoscimenti. Nel 1996 costituisce la Fondazione Arnaldo Pomodoro, che ha iniziato di recente la propria attività espositiva a Milano. .  
   
 

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