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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Dicembre 2010
 
   
  TESTIMONY OF SIMPLICITY JASON KALOGIROS

 
   
  Roma 15 dicembre 2010 - 29 gennaio 2011. Roma, 2 dicembre 2010 - unosolo annuncia Testimony of Simplicity, la prima mostra personale in Europa dell’artista americano Jason Kalogiros. Per l’occasione Kalogiros ha realizzato una serie di lavori fotografici in cui raddoppiamento e ripetizione diventano sia strumento di produzione che metaforico punto di partenza. Per realizzare queste immagini l’artista ha utilizzato una fotocamera con foro stenopeico (double pinhole camera) costruita con un contenitore d’avena della marca Quaker Oats. Due buchi realizzati in prossimità degli occhi dell’iconico ritratto che appare su questo contenitore diventano aperture gemelle che producono un’immagine doppia. Il nome Quaker Oats, insieme al volto sorridente ormai simbolo di questo prodotto, intende suggerire quegli ideali di integrità, onestà e purezza spesso associati alla Società degli Amici – o Quaccheri, altro nome con cui sono conosciuti i fedeli di questo movimento religioso appartenente al protestantesimo. Con le parole Testimony of Simplicity i quaccheri intendono sostenere che l’individuo dovrebbe vivere la propria vita all’insegna della semplicità, concentrandosi solo su ciò che è realmente importante. Kalogiros si appropria del nome di questa dottrina per farne un principio guida nel proprio lavoro. Per l’artista questa nuova serie di lavori è il risultato della ricerca intrapresa qualche tempo fa: scoprire se è ancora possibile ottenere un’immagine genuina e autentica di un soggetto ormai stereotipato e apparentemente consumato: un tramonto. Utilizzando la stenoscopia, un procedimento fotografico appreso da studente, ha tentato di osservare e rappresentare questo soggetto ‘ordinario’ in maniera nuova. La doppia apertura di Kalogiros produce un’immagine che trasforma questo soggetto divenuto ormai un cliché. Come lo stesso artista ha sottolineato ‘mentre un tramonto rappresenta una fine, un tramonto doppio suggerisce una metafora per un finale alternativo, oppure la speranza e la possibilità di molteplici conclusioni’ (J. Kalogiros). Jason Kalogiros (1975, New Brunswick, Nj, Usa) vive e lavora a San Francisco. Tra le più recenti mostre personali ricordiamo Duplicate Location, Spare Room Project (doppia personale con Maggie Preston), San Francisco, (2009) e Doubling Back, Chesapeake Gallery, Bel Air, Usa (2008). Tra le mostre collettive La chat grenouille, a cura di Raimundas Malasauskas, unosolo project room, Milano, (2010) Shadowshop, Sfmoma, San Francisco (2010), Altogether Elsewhere, a cura di Rob Tufnell, Rodeo, Istanbul (2010), Back to front, Queens Nails Projects, San Francisco (2009), One of these things is not like the other things, a cura di Raimundas Malasauskas, 1/9unosunove, Roma (2008).  
   
 

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