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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Novembre 2006
 
   
  FRATTURE, UN SOLO CASO COSTA QUANTO LA PREVENZIONE IN UN’INTERA CITTÀ CON 100 MILA FEMORI ROTTI ALL’ANNO LA SANITÀ VA VERSO IL COLLASSO. UN SOLO PAZIENTE COSTA 20 MILA EURO, QUANTO DISTRIBUIRE LA PREZIOSA VITAMINA D A TUTTI GLI ANZIANI IN CENTRI COME PISA O VERONA

 
   
  Pisa, 29 novembre 2006 – Circa 20 mila euro. Distribuire agli anziani di una media città italiana la preziosa Vitamina D, che rinforza la muscolatura e abbassa quindi i rischi di cadere e di rompersi le ossa, costa esattamente quanto curare un solo caso di frattura al femore. Quanti sono questi casi in Italia? Quasi 100 mila all’anno. Costo per il servizio sanitario: 1,8 miliardi di euro. Il trend? In crescita costante parallelamente all’invecchiamento della popolazione. Le motivazioni economiche della campagna di prevenzione a base di Vitamina D varata in queste settimane dalle regioni Toscana e Veneto trovano fondamento in queste semplici cifre e nel fatto che un’esperienza pilota realizzata un anno fa, sempre nelle due regioni, per quanto assai più circoscritta ha clamorosamente abbassato di mille unità i ricoveri ospedalieri per fratture al femore. Il tema è stato dunque trattato con grande interesse e a più voci al congresso nazionale Siommms (Società italiana dell’Osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro) svoltosi a Pisa. E oggi è stata appunto presentata una nuova ricerca su incidenza e costi delle fratture al femore condotta in collaborazione dalle Università di Pisa, Napoli, Torino e Verona (professori Piscitelli, Iolascon, Gimigliano, Guida, Angeli, Rossini, Adami, Distante), che al Ministero della Salute hanno analizzato le schede di dimissione ospedaliera degli ultimi cinque anni (1999 – 2003) per cui i dati sono disponibili. Risultato: tra gli uomini le fratture sono passate da 17. 795 a 23. 081, tra le donne da 61. 039 a 74. 125, con un massimo nella fascia degli ultra settantacinquenni (da 11. 702 a 15. 613 per gli uomini e da 47. 552 a 59173 per le donne). Aumenti sensibilissimi a fronte di una degenza ospedaliera media che si è invece abbassata di pochissimo, dai 15,9 giorni del 1999 ai 15,4 del 2003. I costi ospedalieri sono dunque esplosi da 417 milioni di euro a 572, ai quali vanno poi aggiunte le spese per i farmaci e la riabilitazione spesso molto lunga e difficile. Per i soli ultrassessantacinquenni la ricerca parla di costi per 489 milioni. Un dato che fa riflettere considerato che questa fascia di età si ingrossa ogni anno. Fra 20 anni, si stima, le fratture al femore aumenteranno del 70%. Da qui, sottolinea la ricerca, il valore strategico della prevenzione, tanto più che la metà dei soggetti fratturati non recupera il precedente stato di validità motoria, e solo il 30% riesce a farlo completamente, con costi che per le famiglie diventano sempre più onerosi. Ed è noto che una prima frattura aumenta di quattro volte il rischio di andare incontro ad un´altra, soprattutto nel primo anno dopo l´evento. “La distribuzione di Vitamina D in corso in Toscana e in Veneto”, spiega la professoressa Ombretta Di Munno, presidente del congresso Siommms, “non può che essere il primo passo di una campagna generalizzata rivolta a tutta la popolazione anziana d’Italia. A costi contenuti corrispondono risparmi ingenti di danaro e di sofferenze. Oltretutto si tratta di un’operazione semplice da realizzare perché viene fatta coincidere con il ciclo autunnale di vaccinazioni”.  
   
 

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