|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 06 Dicembre 2010 |
|
|
  |
|
|
MERCATO DEL LAVORO COOPERAZIONE IN SRDEGNA: STRUMENTO STRATEGICO DI SVILUPPO ECONOMICO E OCCUPAZIONALE
|
|
|
 |
|
|
Cagliari, 3 Dicembre 2010 - "L´appuntamento odierno è un´opportunità per confrontarsi e migliorare la consapevolezza del ruolo e della funzione sociale ed economica della cooperazione in Sardegna, con l´obiettivo di costruire insieme agli attori del sistema un percorso condiviso che ponga al centro la valorizzazione delle persone, rilanciare il sistema cooperativistico sardo e superare una legge di settore ormai obsoleta". L´assessore Francesco Manca ha così riassunto i temi del seminario tenutosi il 3 dicembre a Cagliari, nella sede dell’ex Cisapi, dal titolo ´La cooperazione come valore economico e sociale in Sardegna’, organizzato dall’assessorato regionale del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale, in collaborazione con le centrali della cooperazione sarda (Legacoop, Confcooperative, Agci, Unci e Unicoop). "L´amministrazione regionale - ha aggiunto l’esponente della Giunta Cappellacci - offre piena disponibilità ad accompagnare e sostenere questo percorso con al centro il capitale umano e a trovare le risorse necessarie per attuarlo. Nel contempo, è consapevole che le cooperative devono fare la loro parte: hanno, infatti, una grande opportunità di crescita sfruttando settori quali ambiente, ´gren economy´, turismo, industria manifatturiera, in particolare quella agroalimentare". "Le cooperative - ha precisato l’assessore Manca - sono un segmento importante dell’economia regionale e nazionale e possono incrementare i livelli occupazionali, specie quelli giovanili. Nel mondo cooperativistico si valorizza una sfera, spesso trascurata dal mercato globale, quella della solidarietà, della coesione sociale, un valore etico unitario vero valore aggiunto del comparto". "Il seminario - ha concluso l’assessore regionale del Lavoro - è la prima tappa di un processo di analisi e di studio, dal quale ci si attende che vengano delineati i capisaldi su cui fondare la nuova normativa, frutto di un lavoro di concertazione e dialettica tra gli attori li del sistema. La legge di settore (L.r. N. 5/1957) ha 53 anni di vita, è stata pensata per una Sardegna completamente diversa da quella attuale. È uno strumento non adeguato alle esigenze delle imprese cooperative che devono lavorare nel mercato e affrontare le sfide del sociale sempre più decisive". Durante i lavori sono state focalizzate e approfondite le evoluzioni e le criticità del sistema, a livello regionale, ma anche a livello nazionale con la relazione di Luciano Morlupi, dirigente della Terza divisione (Politica e programmazione dello sviluppo cooperativo, promozione ed educazione cooperativa) del ministero dello Sviluppo economico, che ha posto l’accento sul fatto che "Nonostante un momento di crisi internazionale, in Italia negli ultimi 6 mesi le cooperative sono passate da 86 a 90 mila". All’organizzazione della manifestazione hanno partecipato attivamente e con entusiasmo le centrali della cooperazione regionale. Da loro oltre che la condivisione sui punti essenziali e le proposte per successivi seminari, sono arrivati i contributi per delineare la cooperazione nel quadro delle politiche europee e per mettere in evidenza le novità e i bisogni dell’impresa cooperativa in Sardegna. La buona salute del mondo cooperativistico isolano è testimoniata da alcuni dati che ne quantificano la consistenza: con 3.257 cooperative attive la Sardegna è la sesta regione in Italia nel settore, rispetto alla popolazione residente, cioè 1,9 ogni mille abitanti. Secondo le stime del 2008 tra le prime 20 società regionali per fatturato ci sono 4 cooperative. |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|