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Notiziario Marketpress di
Martedì 28 Novembre 2006 |
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I SARDI DISPERSI NEL MONDO, GLI STUDIOSI E GLI AMANTI DEL BELLO POTRANNO RINCONTRARSI NELLA GRANDE PIAZZA VIRTUALE DELLA REGIONE PER RIASCOLTARE PIRAS E TUCCONE NELL´ESIBIZIONE A SAMUGHEO DEL 1965.
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Cagliari 28 novembre 2006 - Da qualche giorno è presente sul portale regionale Sardegnacultura, sezione "Lingua Sarda", la prima parte di un archivio multimediale delle gare poetiche "a bolu" dei poeti estemporanei logudoresi: oltre venti gare degli improvvisatori del secolo scorso, notizie, biografie, storia, dinamiche e modalità delle gare. Delle venti gare, dieci sono state interamente trascritte in sardo. Importantissima operazione di salvaguardia del patrimonio linguistico e culturale della Sardegna che al contempo rende possibile la più ampia fruizione oltre le barriere dello spazio e del tempo. Un´essenziale sezione didattica dà conto dei moduli compositivi dei poeti e delle varie fasi della "gara", che consisteva e consiste nella competizione dei "cantadores" che argomentano su temi sorteggiati prima dell´esordio, improvvisando in rima. Non mancano le biografie dei cantadores più conosciuti e famosi, accorpati per generazioni. Il corredo di fotografie rende le persone e le posture di cantadores dei primordi, come Antoni Cubeddu o Zusepe Pirastru, e istantanee di gare famose di Piredda, Masala o Mura. Il progetto, in linea con la politica regionale di riscoperta e valorizzazione del patrimonio culturale sardo, prevede altre iniziative innovative di tutela, valorizzazione e diffusione: l´ampliamento dell´archivio multimediale con l´acquisizione del maggior numero possibile di gare registrate a partire dagli anni 50; la promozione di studi e ricerche che diano contesto e facciano emergere le singolarità delle diverse espressioni sarde, mediterranee e mondiali di improvvisazione formalizzate in rima; la promozione della Festa della poesia estemporanea, con iniziative didattiche e di spettacolo, che rivitilizzino un così prezioso e raro patrimonio, che in Sardegna preserva modi rappresentativi, stilemi e varietà espressive ormai non più rintracciabili in altre parti del mondo. . |
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