Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Venerdì 24 Novembre 2006
 
   
  QUALE FUTURO PER L’OSPITALITA ALBERGHIERA VALDOSTANA: SE NE PARLA A BARD

 
   
  Aosta - Il presidente della Regione, on. Luciano Caveri e l’assessore al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti, Ennio Pastoret, sono intervenuti il 24 novembre 2006, al convegno “Quale futuro per l’ospitalità alberghiera valdostana”, organizzato al Forte di Bard nell’ambito dei festeggiamenti per il trentesimo anniversario della costituzione dell’Associazione degli Albergatori Valle d’Aosta. “La Valle d’Aosta sa trovare in ogni luogo un camino sempre acceso – ha esordito il presidente Caveri – un camino accogliente in ogni suo albergo. Quando si parla di sistema produttivo, e nella fattispecie di quello alberghiero, credo che non si debba avere paura del tempo che passa. Basti pensare al luogo che ci accoglie oggi, che ha visto un arrabbiatissimo Napoleone, Camillo Benso conte di Cavour, chiuso in prigione, e la trasformazione contemporanea, da macchina di guerra a macchina di pace, e in futuro, macchina di accoglienza. Oggi festeggiamo un trentennale, e credo che possa essere positivo proiettarsi avanti di altri trenta anni concependo una progettualità di lunga distanza, attraverso un ragionamento sulle infrastrutture; e questo ragionamento va fatto contro ciò che definirei “non nel mio cortile”. Lo sviluppo va cavalcato, per questa ragione occorre riflettere su come sarà il futuro della Valle d’Aosta, anche da un punto di vista demografico, climatico, economico. Il modello di società che dobbiamo immaginare è un modello glocal, globalizzato e locale, per un turismo che passa attraverso il mercato internazionale, ma sempre in un’ottica locale, secondo un modello regionalista”. “Il sistema turistico degli ultimi anni sta variando – ha commentato l’assessore Pastoret – e il modo nuovo di intendere la vacanza ha subito una rivoluzione planetaria, quella dei low cost: oggi la scelta primaria è determinata dal prezzo più competitivo e la scelta alberghiera diventa spesso secondaria. La situazione valdostana si trova accanto a questo vortice, siamo scelti per il valore di questa località, ma inevitabilmente subiamo il nuovo sistema di mercato del turismo. La Valle d’Aosta deve dunque porsi nell’ottica di lavorare sulle proprie infrastrutture, in grado di operare attraverso collegamenti rapidi per i transfert da Milano e Torino e, nel lungo termine, migliorare il trasporto aereo. Molti sono i ragionamenti da fare per migliorare il turismo: dallo scompenso tra turismo di montagna e quello di mare, al problema delle seconde case, che vincolano gli alberghi. Vanno poi realizzati progetti propositivi, che passino attraverso la promozione, che deve comunque essere mirata. Va sostenuta la capacità di fare sistema creando un brand unico dell’immagine valdostana attraverso una unitarietà dell’offerta e del prodotto Valle d’Aosta”. Il convegno, moderato da Emilio Conte, direttore dell’Adava, si è aperto con un discorso del presidente dell’Associazione degli Albergatori Valle d’Aosta, Gabriele Maquignaz; più di 250 albergatori hanno preso parte all’evento che si è concluso con l’intervento del direttore generale della Federalberghi, Alessandro Cianella. Al termine del dibattito si è svolta la cerimonia di consegna di due borse di studio istituite dall’Adava e destinate agli studenti più meritevoli dell’Istituto Professionale regionale Alberghiero di Châtillon. .  
   
 

<<BACK