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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Novembre 2006
 
   
  AVVIATO IN VENETO IL PRIMO OSSERVATORIO EUROPEO SUGLI AIUTI DI STATO

 
   
   Venezia, 27 novembre 2006 - Gli aiuti di Stato sono uno strumento poco conosciuto e di difficile comprensione, di cui – con l’allargamento dell’Unione Europea – si sta procedendo ad una radicale riforma. Partendo da questi dati di fatto la Regione, in collaborazione con Confindustria di Bruxelles, l’Università di Padova e la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Verona, ha dato via al primo Osservatorio Europeo sugli Aiuti di Stati, incardinato nella sede di Bruxelles della giunta veneta. L’iniziativa è stata presentata oggi a Venezia in occasione di un seminario di studio a cui hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale alle attività economiche Fabio Gava e Loretta Dormal-marino, dirigente presso la Direzione Generale Concorrenza della Commissione Europea. L’azione di supporto dell’osservatorio è rivolta tanto ai soggetti pubblici quanto a quelli privati. Uno degli obiettivi è quello di evitare difformità tra le normative regionali e la disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato. Un approccio preventivo – come ha sottolineato l’assessore Gava - che si affianca anche alla ricerca di un rapporto di maggior collaborazione con le istituzioni comunitarie, di cui l’osservatorio vuole essere un interlocutore particolarmente attento in questa fase di revisione delle norme. “Siamo la prima Regione ad avviare uno strumento di questo tipo – ha fatto presente Gava – che abbiamo ritenuto opportuno per seguire l’evoluzione degli aiuti di Stato. In sede comunitaria la tendenza è quella di raddoppiare gli attuali limiti – il cosiddetto “de minimis” – senza incorrere in sanzioni. Dovrebbero inoltre essere meno numerosi e più mirati rispetto alle esigenze per cui sono nati. Gli aiuti di Stato rappresentano per certi versi una distorsione se visti nell’ottica della libera concorrenza, ma hanno comunque delle ragioni di fondo. L’azione di assistenza dell’osservatorio, da un lato potrà velocizzare gli aspetti burocratici, che rappresentano tuttora un aspetto di criticità, dall’altro prevenire il rischio di contestazioni”. L’assessore ha posto anche l’esigenza di una maggior attenzione per le regole sulla concorrenza anche per i Paesi che non sono membri dell’Ue. L’impressione è che non siano rigide quanto lo sono per i Paesi membri e il Veneto su questo ha una accentuata sensibilità per la forte presenza dell’attività manifatturiera esposta ai rischi del libero mercato. Loretta Dormal-marino ha detto che le riforma punta soprattutto a rendere gli aiuti di Stato più comprensibili a tutti e iniziative come quella dell’Osservatorio si sposano bene con l’intento di cambiare mentalità, affinando nel contempo strumenti e procedure, anche quelli di controllo. . .  
   
 

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