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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Novembre 2006
 
   
  RICERCA SULLA FUSIONE: UE E GIAPPONE CONCLUDONO UN ACCORDO INIZIALE SU UN APPROCCIO ESTESO

 
   
   Bruxelles, 27 novembre 2006 - I rappresentanti dell´Ue e del Giappone hanno firmato il 22 novembre un accordo su tre grandi progetti di ricerca che saranno realizzati in Giappone, ufficializzando così il loro «approccio esteso» relativo all´energia di fusione. L´accordo istituisce un partenariato privilegiato tra l´Ue e il Giappone e ha lo scopo di integrare il progetto Iter, il reattore termonucleare sperimentale internazionale. Avrà una durata di 10 anni e sarà finanziato dall´Ue con un investimento pari a 340 Mio Eur. «Tale accordo è il risultato di discussioni tecniche e politiche approfondite tra l´Ue e il Giappone», ha dichiarato il commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik. «Questo "approccio esteso", che sarà applicato parallelamente a Iter, consentirà di riunire i punti di forza e gli interessi della ricerca, sfruttando al meglio i nostri investimenti in R&s per trasformare in realtà l´energia di fusione. » L´accordo è stato siglato da Potocnik e dal viceministro giapponese dell´Istruzione, la cultura, lo sport, la scienza e la tecnologia. L´approccio esteso garantisce al paese del Sol Levante alcuni vantaggi nell´ambito di Iter e delle sue attività connesse. Il Giappone avrebbe voluto ospitare il reattore Iter, tuttavia è stato selezionato un sito a Cadarache (Francia). Il primo progetto riguarda lo studio tecnico e dettagliato relativo al Centro internazionale di irraggiamento dei materiali di fusione (International Fusion Materials Irradiation Facility, Ifmif). Il centro consentirà di testare materiali avanzati in un ambiente simile a quello della futura centrale a fusione. La fusione necessita di materiali che conservino le loro proprietà fisiche e non siano più radioattivi dopo essere stati esposti alle temperature e alle irradiazioni presenti all´interno di un reattore a fusione. Il secondo progetto è il programma «satellite» eurogiapponese Tokamak. La costruzione di Iter richiederà importanti impianti sperimentali per testare vari scenari operativi e trattare questioni fondamentali nel campo della fisica. Il tokamak giapponese Jt-60u è stato riconosciuto come strumento in grado di raggiungere tutti gli obiettivi in questione. Esso dovrà tuttavia essere potenziato per diventare un tokamak a superconduzione avanzata e sarà utilizzato come impianto satellite di Iter. Il terzo e ultimo progetto preso in considerazione dall´accordo riguarda il Centro internazionale di ricerca sull´energia di fusione. Il Centro sarà incaricato di coordinare le strutture di ricerca, simulazione e sperimentazione e consentirà a un gran numero di scienziati di partecipare più facilmente alle attività. La firma conclusiva dell´accordo sull´approccio esteso è prevista per l´inizio del 2007. La sottoscrizione dell´accordo segue di un giorno la firma del trattato Iter e avviene in concomitanza con la stipula di un accordo tra l´Ue e la Repubblica di Corea relativo a una più stretta collaborazione nel settore della ricerca di fusione. Http://www. Iter. Org/ .  
   
 

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