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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Dicembre 2010
 
   
  LIBERO ACCESSO ALLA RICERCA SVOLTA NELLŽAMBITO DEL 7° PQ

 
   
  Bruxelles, 13 dicembre 2010 - Una delle principali priorità dellŽagenda dellŽUnione europea è il mantenimento di una solida rete per la cooperazione nellŽambito della ricerca comunitaria. Per promuovere il libero accesso on-line alle scoperte frutto dei progetti finanziati dal Settimo programma quadro dellŽUnione europea (7° Pq) e dal Consiglio europeo della ricerca (Cer) è stato avviato Openaire ("Open access infrastructure for research in Europe"). Il progetto è stato lanciato dalla Commissione europea lo scorso 2 dicembre a Gand, in Belgio. Coordinato dallŽUniversità di Atene (Grecia), Openair ha ricevuto 4,17 milioni di euro per la creazione di strutture a supporto dei ricercatori, lo sviluppo e la gestione di infrastrutture elettroniche per la recensione degli articoli e per avviare una cooperazione volta a raccogliere e gestire i dati di ricerca e a consentirne lŽaccesso al pubblico. I 38 partner del progetto Openaire contribuiranno in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi della cosiddetta Agenda digitale, iniziativa che prevede anche il potenziamento dello Spazio europeo della ricerca mediante la condivisione della conoscenza e unŽaumentata competitività a livello comunitario. Tra le aree a cui verrà dedicata maggiore attenzione figurano: energia, ambiente, salute, scienze sociali e umanistiche, e tecnologie dellŽinformazione e della comunicazione (Tic). Uno degli obiettivi più ambiziosi di Openaire è consentire a ricercatori, aziende e cittadini di accedere liberamente agli articoli scientifici relativi a progetti finanziati dallŽUnione europea. Gli scienziati potranno per esempio seguire da vicino gli ultimi sviluppi nel loro ambito di specializzazione e i pazienti affetti da malattie rare potranno visualizzare in tempo reale i risultati delle ricerche. "Il lancio di Openaire segna un concreto passo in avanti verso la condivisione dei risultati della ricerca finanziata dallŽUe per il nostro comune vantaggio", ha spiegato Neelie Kroes, vice presidente della Commissione e commissario per lŽAgenda digitale. "LŽinformazione scientifica ha il potere di migliorare la nostra esistenza ed è troppo importante per essere tenuta sotto chiave. Inoltre, ogni cittadino dellŽUe ha diritto di accedere e trarre vantaggio dalla conoscenza prodotta utilizzando fondi pubblici. Ogni anno, vengono pubblicati più di due milioni di articoli scientifici in circa 25.000 tra riviste scientifiche e atti di conferenze "peer review". A livello mondiale, tuttavia, solo il 17,5% di questi articoli vengono pubblicati in repository e riviste a libero accesso per il pubblico: spesso, infatti, per accedere al resto di questi articoli i lettori devono abbonarsi a una determinata pubblicazione o sottoscrivere un abbonamento che prevede lŽaddebito dei costi in base agli articoli letti. Negli ultimi 3 anni sono stati finanziati circa 10.000 progetti nellŽambito del 7° Pq. I ricercatori che hanno usufruito dei fondi comunitari di questo programma sono tenuti a depositare il testo completo della propria monografia in unŽapposito archivio entro 6 o 12 mesi, rendendolo accessibile a tutti a livello mondiale. LŽinfrastruttura Openaire si è inoltre rivelata utile allo sviluppo di nuove metodologie per lŽindicizzazione, lŽannotazione, la classificazione e la creazione di collegamenti tra i risultati di ricerca e per lŽautomazione dei processi. Sulla base di queste attività, il progetto favorirà poi la creazione di servizi innovativi legati alle infrastrutture per la diffusione delle informazioni il cui sviluppo è già previsto dal progetto. Al momento Openaire funge da helpdesk in ben 27 paesi europei, dando ai ricercatori il supporto necessario per pubblicare on-line i propri articoli. A proposito del progetto e del suo ruolo nellŽambito della ricerca, il Commissario per la ricerca, lŽinnovazione e la scienza Máire Geoghegan-quinn ha detto: "Gli scienziati devono poter accedere ai risultati della ricerca per massimizzare il potenziale di ulteriori sviluppi negli stessi settori. Le industrie, non ultime le Pmi, devono sapere dove trovare i risultati della ricerca se vogliono avvalersene per creare posti di lavoro e migliorare la qualità della vita. Openaire rappresenterà un importante contributo per migliorare la circolazione della conoscenza scientifica in Europa e sviluppare in tal modo una vera Unione dellŽinnovazione". Per maggiori informazioni, visitare: Openaire: http://www.Openaire.eu/  Settimo programma quadro (7° Pq): http://cordis.Europa.eu/fp7/people/home_it.html  Consiglio europeo della ricerca: http://erc.Europa.eu/  Agenda digitale: http://ec.Europa.eu/information_society/digital-agenda/index_en.htm    
   
 

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