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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Dicembre 2010
 
   
  ARRIVANO I ROBOT SUBACQUEI INDIPENDENTI AL 100%

 
   
   Bruxelles, 13 dicembre 2010 - Alcuni ricercatori in Germania stanno sviluppando un robot in grado di effettuare attività di routine sott´acqua e senza alcun aiuto da parte di esseri umani. Anche con bombole ad aria compressa ed erogatori, gli esseri umani raggiungono molto rapidamente i loro limiti. Al contrario, i veicoli sottomarini senza equipaggio, connessi tramite un cavo a un centro di controllo, permettono immersioni lunghe e in profondità con robot controllati a distanza. La lunghezza del cavo però e l´istinto del navigatore limitano le potenziali applicazioni di questa tecnologia. Questo studio sta per cambiare tutto ciò. Il team sta lavorando alla creazione di una nuova generazione di robot subacquei che saranno totalmente indipendenti e liberi dai limiti dei veicoli subacquei autonomi esistenti (Auv). Questi ultimi possono raccogliere dati indipendentemente o prendere campioni prima di ritornare ai loro punti di partenza, ma "per il momento, la tecnologia è troppo costosa per essere usata per lavori di routine, come ispezioni di paratie, dighe o ventri di navi," ha spiegato il dott. Thomas Rauschenbach dell´Application Center System Technology dell´Istituto Fraunhofer in Germania. Secondo lui però questi limiti potrebbero presto diventare un ricordo del passato visto che i ricercatori da lui coordinati stanno lavorando per creare robot subacquei autonomi che saranno più piccoli, più robusti e più economici rispetto ai modelli precedenti. Secondo il team, i robot saranno in grado di orientarsi in qualsiasi tipo di acque, dai limpidi bacini idrici di montagna alle torbide acque portuali e saranno ugualmente a loro agio sul fondo del mare o, per esempio, in un´ispezione delle basi di cemento poco profonde sulle quali vengono montate le centrali di energia eolica in mare aperto. Scienziati di varie specializzazioni dell´Istituto Fraunhofer stanno progettando le diverse parti del robot. Un gruppo di ingegneri sta lavorando sugli "occhi" - la percezione ottica si basa su una speciale tecnologia di esposizione e analisi che permetterà ai robot persino di orientarsi in acque torbide, sottolineano i ricercatori. L´"occhio" determinerà prima la distanza verso un oggetto, prima che una videocamera emetta un impulso laser che sarà riflesso dall´oggetto, come un muro. Poi, microsecondi prima che il raggio di luce arrivi, la videocamera aprirà l´apertura e i sensori cattureranno gli impulsi luminosi incidenti. Un altro gruppo di esperti sta sviluppando il "cervello" del robot. I ricercatori spiegano che si tratta di un programma di controllo che terrà gli Auv nella giusta traiettoria anche in presenza di forti correnti. Nel frattempo, un quarto team di ingegneri sta progettando l´incapsulamento per la costruzione di circuiti elettronici in grado di sopportare la pressione e le "orecchie" del nuovo robot. Queste saranno sensori a ultrasuoni che permetteranno al robot di ispezionare oggetti. I ricercatori hanno spiegato che al contrario della tecnologia sonar usata in precedenza, adesso stanno usando onde sonore ad alta frequenza che vengono riflesse dagli ostacoli e registrate dal sensore. Gli scienziati dell´Istituto Fraunhofer per la tecnologia dell´ambiente, della sicurezza e dell´energia hanno sviluppato uno speciale sistema di gestione dell´energia che risparmia energia e assicura che tutti i dati siano salvati in caso di emergenza prima che il robot rimanga senza energia e debba tornare in superficie. Un prototipo di robot a forma di siluro, lungo due metri e fornito di occhi, orecchie, cervello, motore e batterie farà il suo viaggio inaugurale quest´anno in un serbatoio in Germania. Il serbatoio è profondo solo tre metri, ma "è abbastanza per testare le funzioni decisive," ha detto il dott. Raushenbach. Il robot subacqueo autonomo sarà messo in mare per la prima volta nell´autunno del 2011 dalla nave di ricerca Poseidon, sono programmate diverse immersioni fino a una profondità di 6000 metri. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Fraunhofer di optronica http://www.Iosb.fraunhofer.de/servlet/is/6974/    
   
 

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