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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Dicembre 2010
 
   
  GIORNATA “FSE” “SUCCESSO” INTERVENTI REGIONE UMBRIA PER RICERCA E OCCUPAZIONE

 
   
  Perugia, 13 dicemrbe 2010 – “La ricerca rappresenta una della priorità delle politiche della Regione Umbria a sostegno dell’innovazione e della competitività del sistema regionale e dell’occupazione”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Economia, Gianluca Rossi, introducendo i lavori della “Giornata del Fondo sociale europeo per la ricerca e l’occupazione” che, organizzata dalla Regione Umbria, si è svolta il 6 dicembre alla Sala dei Notari di Perugia. La Giornata è stata l’occasione per la consegna degli attestati ai circa 300 giovani laureati residenti in Umbria che, su un totale di 359, hanno ultimato il loro progetto di ricerca presso centri di ricerca pubblici o imprese, beneficiando dell’assegno previsto dal bando regionale del 2008 a valere sulle risorse del Fondo sociale europeo, con circa 6 milioni di euro di investimento, e per un bilancio degli interventi attuati e in fase di attuazione. “Una risposta – ha sottolineato Rossi – alla crisi occupazionale che si è aggravata nel corso del 2010 e che ha reso necessario rivedere la programmazione in tema di politiche attive del lavoro, riorientando anche gli interventi del Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo”. “Il dato più preoccupante e drammatico della disoccupazione – ha rilevato – riguarda i giovani che non sono né occupati né inseriti in percorsi di studio o formazione: in Italia sono il 21,2 per cento dei giovani fra i 15 e i 29 anni, in larga parte diplomati e laureati, proprio quelli su cui dovrebbe contare un Paese per rilanciare la propria economia. L’investimento in conoscenza – ha proseguito – è strategico, come conferma anche un recente studio della Banca d’Italia. La Regione Umbria è impegnata nell’accompagnare la riorganizzazione delle imprese, la loro crescita in innovazione e competitività, anche sostenendo la qualità del capitale umano, attraverso la formazione iniziale e permanente”. “In un momento di crisi come questo – ha detto ancora l’assessore Rossi – le istituzioni umbre si sentono ulteriormente impegnate nel rafforzare i sistemi di formazione professionale, l’alternanza tra scuola e lavoro, l’impiego di ammortizzatori rivolti allo sviluppo di competenze e alla permanenza nel circuito della formazione, gli investimenti in ricerca e sviluppo”. “È dal 2007 – ha ricordato il direttore regionale allo Sviluppo economico Ciro Becchetti – che la Regione Umbria ha incentrato la programmazione dei due principali fondi europei, il Fondo di sviluppo regionale e il Fondo Sociale, sullo sviluppo della ricerca e dell’innovazione”. “Circa la metà delle risorse del primo – ha rilevato – sono destinate al sostegno delle imprese che vogliono investire in ricerca, singolarmente o come reti stabili di imprese, mentre con il Fondo sociale sosteniamo l’attività dei giovani ricercatori, favorendo l’inserimento di giovani più preparati nel tessuto produttivo umbro. Esperienze che possono essere svolte anche all’interno dei quattro Poli di innovazione, individuati dalla Regione nei settori dei materiali speciali e nanotecnologie, meccanica e meccatronica, scienze della vita, energie alternative”. “Oltre a rappresentare un contributo importante alle capacità innovative delle imprese umbre – ha aggiunto Becchetti – hanno ottenuto risultati significativi, sia in termini di domande sia in termini occupazionali i bandi della Regione Umbria per l’erogazione degli assegni di ricerca, rivolti a giovani laureati, disoccupati e residenti in Umbria. In particolare, il bando regionale del 2008, al centro della Giornata di oggi – ha sottolineato – ha finanziato l’attività di 359 ricercatori, circa 300 dei quali hanno concluso il loro progetto di ricerca e molti dei quali hanno trovato un’occupazione. Di questi, 146 hanno svolto la loro esperienza in centri di ricerca pubblici e Università e 213 presso imprese. Ben il 64 per cento del totale (228) sono donne. Tra le lauree, prevalgono quelle scientifiche (il 62 per cento del totale), seguite da quelle umanistiche (30 per cento), giuridiche ed economiche (ciascuna il 4 per cento). La Regione – ha rilevato – ha già ricevuto 12 domande da parte delle imprese che intendono assumerli e che possono contare su un incentivo regionale di 7500 euro”. Per il bando “assegni di ricerca “2010, in corso di valutazione, sono pervenute alla Regione Umbria circa 960 domande, mentre per il bando “ricerca e lavoro” che prevede lo svolgimento di un’attività formativa e un’esperienza di ricerca applicativa in imprese o Università sono pervenute 31 domande, venti delle quali sono state finanziate e la maggior parte sono in fase di attuazione. “Dati ed esperienze, qualcuna anche all’estero in primarie Università o imprese tecnologicamente avanzate – ha detto il direttore regionale – che testimoniano la qualità dei risultati di ricerca raggiunti e il contributo all’occupazione. Non a caso è un umbro, Simone Rossi, che ha svolto un progetto di ricerca in un’impresa nel settore della meccanica e della meccatronica, a rappresentare l’Italia per il Fondo sociale europeo”. "L’umbria – ha detto ancora Becchetti – è inoltre l’unica Regione italiana a poter contare su un progetto, presentato nell’ambito del Vii Programma Quadro dedicato a imprese e Università, che permetterà a circa 40 laureati di usufruire di borse di studio per svolgere attività di ricerca di imprese e centri di ricerca europei. Per facilitare il processo di realizzazione di una rete nazionale e internazionale della ricerca l’Umbria ha firmato un accordo con la Regione Piemonte e ha sottoscritto un’intesa che accomuna, oltre all’Umbria, le Regioni Toscana, Marche, Lazio e Campania”. Prima della consegna degli attestati, hanno presentato le loro esperienze cinque dei ricercatori che hanno usufruito dell’assegna di ricerca e hanno trovato un’occupazione in un’impresa o come liberi professionisti o imprenditori: Cristina Monini, laureata in Biologia, che ha svolto una ricerca sull’infertilità maschile; Francesco Bastianini, laureato in Ingegneria meccanica che si è occupato di asservimento robotizzato per impianti cartotecnici; Sandra Liviabella, laureata in Ingegneria ambiente e territorio, che ha fatto ricerca sul paesaggio come valore, ricchezza e risorsa per l’Umbria; Valeria Nofrini, laureata in Scienze molecolari biomediche, che ha analizzato le tecnologie innovative per l’individuazione di anomalie genetiche nelle leucemie e sviluppo di nuovi test diagnostici; Gianluca De Majo, laurea in Ingegneria di materiali, che ha svolto un progetto sullo sviluppo di biocompositi per applicazioni ad elevata resistenza meccanica e ambientale. Alla Giornata del Fondo sociale europeo sono intervenuti l’assessore comunale allo Sviluppo economico del Comune di Perugia, Giuseppe Lomurno, e Valentina Curzi, per il Ministero del Lavoro, componente del coordinamento del Fondo sociale europeo, che ha illustrato priorità e obiettivi dell’Europa da raggiungere entro il 2020 in materia di istruzione e lavoro.  
   
 

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