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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Novembre 2006
 
   
  BOND ARGENTINA: IL TRIBUNALE DI GENOVA CONDANNA LA BANCA POPOLARE DI BERGAMO A RISARCIRE UN SOCIO CODACONS CHE AVEVA INVESTITO IN BOND ARGENTINI

 
   
  Roma, 27 novembre 2006 - Ha 76 anni, è ligure, e risiede nella provincia di Savona la signora che nel gennaio del 2001 aveva acquistato quelle obbligazioni argentine che l’allora Banca Brignone, ora Banca Popolare di Bergamo, tanto le aveva raccomandato, sebbene avesse firmato la documentazione che attestava che la sua conoscenza in materia di investimenti fosse“ bassa”, e altrettanto lo fosse la sua propensione al rischio. E a nulla è servito che la Banca rilevasse che un avvocato (questa era in passato la professione della Signora), per sua cultura e conoscenza avrebbe dovuto saper valutare quel tipo d’investimento. Ed ecco che ora la Signora, rivoltasi al Codacons della Liguria diretto dall’Avv. Diana Barrui, si vedrà restituire i poco più di 10. 000 € oltre interessi, ormai creduti persi, grazie alla sentenza n. 3856/06. Il Presidente del Codacons Liguria Avv. Diana Barrui, che ha personalmente patrocinato la causa, rileva che anche questa volta la Banca ha violato i disposti di cui alle normative Consob, in quanto, sebbene il cliente avesse palesato la sua inesperienza in questo tipo di investimenti, questa ha provveduto ugualmente a collocarle prodotti non adatti al suo profilo. E il fatto che la Banca abbia messo le mani avanti con la dicitura “operazione non adeguata”, apposta in calce all’ordine stesso, per il Tribunale di Genova non è rilevante, giacchè la Banca avrebbe dovuto dimostrare di aver fornito al cliente tutte le informazioni specifiche circa l’inadeguatezza dell’operazione. “Intanto”, continua l’Avv. Barrui, “speriamo che tutti coloro che hanno perso i loro risparmi in questo tipo di investimento, provvedano entro il 21 dicembre 2006 ad inviare alla loro banca una lettera di interruzione della prescrizione, o a chiamare il Codacons al numero nazionale 892-007, perché in tale data si prescrive il diritto del consumatore a recuperare quanto investito”. .  
   
 

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