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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Dicembre 2010
 
   
  SCIENZIATI ANALIZZANO LA STRUTTURA DEI MEDIA EUROPEI

 
   
  Bruxelles, 13 dicembre 2010 - Qual è lŽinfluenza dei mezzi di comunicazione sullŽagenda delle notizie degli Stati membri dellŽUnione europea? Alcuni ricercatori finanziati dallŽUe hanno individuato i fattori che determinano lŽimpatto dei mezzi di comunicazione sulla selezione delle notizie dellŽUe analizzando più di 1 milione di articoli compilati in 22 lingue. Lo studio, che costituisce il primo progetto di grande portata sui contenuti, condotto su materiale in più lingue utilizzando alcuni dispositivi di intelligenza artificiale, è stato pubblicato sulla rivista Plos One. La ricerca è stata parzialmente finanziata dal progetto Pascal2 ("Pattern analysis, statistical modelling and computational learning 2"), che ha ricevuto 6 milioni di euro in riferimento al tema "Tecnologie dellŽinformazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro (7° Pq). Inoltre, il software utilizzato per lo studio è stato sviluppato dal progetto Smart ("Statistical multilingual analysis for retrieval and translation"), che ha a sua volta ricevuto 2,34 milioni di euro attraverso la tematica "Tecnologie della società dellŽinformazione" del Sesto programma quadro (6° Pq) dellŽUe. NellŽambito di Smart, i ricercatori hanno messo a punto un dispositivo basato sulla statistica per la traduzione automatica delle notizie Ue - chiamato "Found in Translation" - concepito per dimostrare il funzionamento della tecnologia alla base della traduzione automatica. Le testate online europee coprono un numero estremamente elevato di storie, scelte tra quelle pubblicate ogni giorno. Sebbene si possa pensare che gli articoli che appaiono nelle testate online vengano selezionati secondo criteri specifici, gli scienziati hanno scoperto che la formazione di determinati "modelli" si verifica soltanto se si considerano un arco di tempo prolungato e più testate online. Il gruppo di informatici, guidato dal professor Nello Cristianini dellŽUniversità di Bristol (Regno Unito) insieme al professor Justin Lewis dellŽUniversità di Cardiff (Regno Unito) hanno scoperto che i contenuti delle notizie che appaiono nelle testate online riflettono le tendenze nazionali nonché i legami culturali, geografici ed economici tra le nazioni. Ad esempio, spiegano i ricercatori, capita che si verifichi uno scambio di informazioni tra le testate online quando si tratta di notizie che interessano trasversalmente più paesi, come nel caso di informazioni sullŽarea dellŽeuro o manifestazioni europee come il festival canoro Eurovision. I ricercatori sottolineano che le "deviazioni" dai contenuti più comuni si registrano soprattutto per le testate online dei paesi che non hanno adottato lŽeuro come valuta. Si tratta di uno dei pochissimi studi condotti fino ad ora in materia, proprio per la mancanza, in passato, di strumenti che consentissero la valutazione di una mole tanto ampia di dati. Grazie però alla creazione della traduzione automatica e degli strumenti di analisi testuale, gli scienziati hanno potuto utilizzare metodi automatizzati sviluppati nellŽambito dellŽintelligenza artificiale e ottenere risultati interessanti. "LŽautomazione dellŽanalisi dei contenuti degli articoli potrebbe avere implicazioni importanti, soprattutto grazie al ruolo centrale rivestito dai media per quanto riguarda la diffusione di notizie mediante le quali i cittadini si creano una propria percezione del mondo", ha spiegato il professor Cristianini dellŽIntelligent Systems Laboratory, dellŽUniversità di Bristol. Per lo studio i ricercatori hanno attinto agli articoli dei feed online delle 10 maggiori testate di questo tipo (maggiori per volume di traffico) di ogni Stato membro, raccogliendo 1.370.874 articoli su un arco di sei mesi (agosto 2009-gennaio 2010). In totale, 1,2 milioni di articoli sono stati tradotti automaticamente in inglese. Il team che ha condotto la ricerca ha trovato vari legami tra Grecia e Cipro, Repubblica ceca e Slovacchia, Lettonia ed Estonia, Belgio e Francia, e Irlanda e Regno Unito. "Questo approccio può potenzialmente rivoluzionare il modo in cui concepiamo i sistemi dei mezzi di comunicazione e informazione", ha spiegato il professor Lewis. "Si schiudono varie possibilità per lŽanalisi della sfera dei media su scala globale, utilizzando campioni significativi non utilizzabili dalle tecniche di analisi tradizionali. Questo approccio ci consente inoltre di utilizzare alcuni strumenti automatici per lŽidentificazione di gruppi e modelli a livello di contenuti e di raggiungere pertanto un nuovo livello di obiettività nellŽanalisi". Il professor Cristianini ha poi affermato che il dispositivo messo a punto dal progetto Smart è ora utilizzato nellŽinfrastruttura per lŽanalisi dei contenuti delle notizie comunitarie. LŽistituto per la protezione e la sicurezza dei cittadini (Ipsc), uno dei sette istituti del Centro comune di ricerca (Ccr) dellŽUnione europea ha contribuito in modo significativo a questo studio. Per maggiori informazioni, visitare: University of Bristol: http://www.Bris.ac.uk/  Per vedere "Found in Translation", fare clic: qui Plos One: http://www.Plosone.org/home.action  Progetto Pascal2: http://www.Pascal-network.org/  Progetto Smart: http://www.Smart-project.eu/node/1  Ipsc Jrc: http://ipsc.Jrc.ec.europa.eu/    
   
 

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