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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Dicembre 2010
 
   
  PROGETTO 2WAYS: I GIOVANI CHIAMATI A CONFRONTARSI SULL´ETICA NELLA SCIENZA

 
   
  Bruxelles, 13 dicembre 2010 - Il progetto 2Ways ("Two ways for communicating European research about life sciences with science festivals and science centres/museums, science parliaments impact survey"), finanziato dall´Ue, ha raccolto giovani da tutta Europa chiamandoli ad affrontare alcuni dei dilemmi etici più delicati nell´ambito delle scienze naturali. Il progetto 2Ways ha ricevuto quasi 1 milione di euro in riferimento alla tematica "Scienza nella società" del Settimo programma quadro (7° Pq). 2Ways ha organizzato negli ultimi due anni ben 29 "parlamenti della scienza" in 29 città e 17 paesi diversi. Ogni evento è durato tra uno e due giorni, e ha attirato dai 50 ai 100 studenti di età compresa tra 17 e 19 anni. Come si svolgevano questi eventi? "Tutti i parlamenti della scienza erano composti da quattro comitati", spiega il coordinatore del progetto Peter Rebernik dell´European Science Events Association (Euscea), in Austria. "Questi comitati si comportavano come in un normale parlamento: invitavano esperti, discutevano le proprie tematiche e votavano le risoluzioni che poi approdavano alla seduta plenaria, che quindi le finalizzava". A inizio dicembre, i delegati di questi eventi si sono riuniti nel Parlamento europeo di Bruxelles (Belgio) per il primo Parlamento della scienza dei giovani europei. In questa sede è stato presentato un riepilogo delle risoluzioni adottate in occasione degli eventi precedenti al vicepresidente e deputato tedesco del Parlamento europeo Silvana Koch-merin, che partecipa anche al gruppo Stoa (Valutazione delle scelte scientifiche e tecnologiche) del Parlamento europeo. Le risoluzioni sono una sintesi delle opinioni dei giovani su quattro tematiche centrali nell´ambito delle scienze naturali: l´uso di cellule staminali embrionali, l´uso dei risultati dei test genetici, le implicazioni della scoperta del gene dell´aggressività e i rischi e le opportunità legate all´analisi del Dna. Per quanto riguarda le staminali, la maggior parte dei parlamenti si è espressa in favore dell´impiego di cellule staminali prodotte mediante fertilizzazione in vitro, benché con certe limitazioni. Allo stesso tempo i giovani hanno anche sottolineato la necessità di maggiore ricerca sulle cellule staminali adulte in modo da poter sostituire le staminali embrionali e rinunciare alla distruzione degli embrioni. I dibattiti, che hanno portato gli studenti a discutere anche del momento in cui la vita ha origine, si sono spesso fatti accesi. "C´è stata una discussione interessante al Parlamento europeo quando un comitato ha detto: ´ in fondo nella fase iniziale queste 50 cellule non possono essere considerate forme di vita umana e ci si può fare qualsiasi cosa", ricorda il dott. Rebernik, che ha continuato dicendo "Quindi si è alzato qualcun altro e ha detto: ´Certo che sono già una forma di vita umana; non è possibile farne ciò che si vuole´". Oggi esistono test genetici che consentono di determinare il rischio individuale di sviluppare più di 500 patologie: la maggior parte dei giovani ha riconosciuto la loro potenziale utilità per la prevenzione e la cura di malattie, ma si è detta preoccupata del fatto che gli stessi non sono sottoposti ad alcuna forma di riservatezza e potrebbero pertanto essere utilizzati in modo scorretto da compagnie di assicurazioni e datori di lavoro. Le risoluzioni esprimono anche preoccupazioni sugli impatti psicologici dovuti alla consapevolezza dell´elevata possibilità di sviluppare una malattia potenzialmente mortale. Anche i dibattiti sul cosiddetto "gene dell´aggressività", che abbassa la soglia della violenza di una persona, sono stati interessanti. La maggior parte delle risoluzioni riconoscono che la personalità di una persona è frutto della combinazione di geni e condizionamenti esterni, ma molti si sono trovati concordi nell´osservare che le persone dotate di questo gene corrono il rischio di essere discriminate. Non mancano poi coloro che temono che alcuni criminali possano appellarsi a questo gene per ottenere sentenze più lievi e coloro che suggeriscono invece che lo stesso potrebbe essere utilizzato non per l´alleviamento della pena, ma per modellare adeguatamente le attività di riabilitazione. Uno studio condotto sull´impatto di questi parlamenti ha rivelato che i giovani hanno imparato molto da questa esperienza, che li ha inoltre incoraggiati a fare domande e ad affrontare i dibattiti. Sebbene il progetto 2Ways stia per terminare, molte delle città coinvolte stanno progettando di organizzare dei propri parlamenti della scienza. Il dott. Rebernik ha inoltre espresso il desiderio di organizzare, a cadenza biennale, un giovane parlamento europeo della scienza presso il Parlamento europeo. "Sembra fattibile", racconta a proposito al Notiziario Cordis. Per maggiori informazioni, visitare: Progetto 2Ways: http://www.Twoways.eu/  Euscea: http://www.Euscea.org/  Stoa: http://www.Europarl.europa.eu/stoa/default_en.htm    
   
 

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