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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Dicembre 2010
 
   
  A BARI IL TERZO INCONTRO DEGLI ASSESSORI MERIDIONALI ALLA SANITÀ

 
   
  Bari, 13 dicembre 2010 Si è tenuto il 10 dicembre il terzo incontro degli assessori alla Sanità del Meridione d’Italia. Le regioni meridionali erano rappresentate o dagli assessori o da alti dirigenti dei settori. Quello di Bari è stato il terzo incontro, dopo quello di Palermo lo scorso luglio e quello di Napoli lo scorso ottobre. “Si tratta – ha spiegato l’assessore pugliese alle Politiche della Salute, Tommaso Fiore – di incontri politici e tecnici. Abbiamo progressivamente approfondito vari temi, a partire dai piani di riparto. Oggi abbiamo affrontato il tema delle mobilità: dalla discussione è emerso che le regioni del Sud garantiscono l’equilibrio economico dei conti della sanità delle regioni del nord. Se infatti depuriamo i dati della Lombardia dalla mobilità dei pazienti meridionali, ci si accorge che essa va in default, non raggiungendo l’equilibrio economico con i fondi statali. Solo l’extrabudget pagato dalle nostre regioni garantisce i conti in attivo”. “Ora – continua Fiore – se un cittadino pugliese va lì per ottenere prestazioni che qui non si possono effettuare, va bene e aiuta il sistema. Ma il problema sono i 108 Drg ad alto tasso di inappropriatezza che vengono pagati alle regioni del nord. Se con i sistemi di controllo posso verificare l’inappropriatezza delle prescrizioni e delle attività nelle strutture pugliesi, non posso farlo per quello che accade nelle altre regioni. E’ un fatto paradossale che va rimosso e con gli altri colleghi stiamo costruendo i sistemi opportuni”. Altro tema discusso oggi quello degli accordi di confine tra le Regioni “stiamo ragionando – aggiunge l’assessore – sulla collaborazione per i frontalieri, regolando le prestazioni tra le regioni confinanti con accordi per le tariffe e per le prestazioni. Infatti non solo di tariffe ci interessiamo, ma anche di contenuti: nelle regioni piccole reparti e attività di altissima specializzazione possono essere impossibili da costituire, mentre ci si può mettere d’accordo sull’assistenza generale. In più abbiamo discusso anche dei fondi integrativi per le non autosufficienze e della loro ripartizione”.  
   
 

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