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Notiziario Marketpress di
Martedì 14 Dicembre 2010 |
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RAPPORTO IRPET 2010 MERCATO DEL LAVORO IN TOSCANA RISORSE PER OCCUPAZIONE E REDDITI MA ANCHE PER AVVIARE LA RIPRESA
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Firenze, 14 dicembre 2010 - «I dati del mercato del lavoro toscano negli ultimi sei mesi, ma anche quelli, appena migliori, degli ultimi tre, ci dicono che non siamo ancora di fronte ad una chiara inversione di tendenza, che siamo ancora pienamente dentro la crisi e che la sia pur debole ripresa produttiva (come dimostrano gli elevatissimi livelli di cassa integrazione che a fine anno raggiungeranno probabilmente i 50 milioni di ore autorizzate) è ancora insufficiente a farci stare tranquilli per il futuro». Così l´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione ha commentato, nel suo intervento conclusivo, il Rapporto Irpet sul mercato del lavoro toscano 2010 presentato ieri nel corso di un convegno nell´auditorium della Cassa di Risparmio a Firenze. E´ per questo, ha spiegato l´assessore, che la Regione «sta lavorando su due fronti, che devono a ndare in parallelo: quello degli interventi per la tenuta sociale e quelli per lo sviluppo. Ciò significa continuare a seguire le vertenze, sostenere i redditi dei lavoratori, favorire l´accesso al credito da parte delle imprese e, contemporaneamente, mettere in campo interventi per attrarre in Toscana nuovi capitali, per sostenere i settori strategici della nostra economia, per favorire il riposizionamento competitivo delle aziende agendo sui fattori dell´innovazione, dell´internazionalizzazione, del dimensionamento di imprese che nella maggior parte dei casi sono piccole e piccolissime. Si tratta insomma di affrontare una volta per tutte problemi strutturali dell´economia toscana, preesistono alla crisi e che oggi la rendono più acuta». Ma se la Regione sta facendo la sua parte, dal governo ci si aspetterebbe un intervento più stringente, che però al momento non sembra esserci. «Servirebbe un governo in grado di rid urre la pressione fiscale sulle imprese, affrontare una seria discussione sugli ammortizzatori sociali, evitare politiche finanziarie depressive che, a causa dei tagli a Regione e pubbliche amministrazioni, solo per il 2010 costeranno alla Toscana un punto di Pil». Ma pur auspicando segnali positivi da Roma, la Toscana non aspetta e sta già rispondendo all´emergenza con le sue forze. «Dalla rimodulazione dei programmi operativi del Fesr e del Fondo sociale europeo siamo riusciti a trovare nuove risorse per lo sviluppo. Si tratta di circa 110 milioni di euro, 80 dei quali saranno destinati agli investimenti delle imprese e 30 al finanziamento delle misure anticrisi e degli interventi per i giovani che sono, insieme alle donne, la componente più debole del mercato del lavoro, quella più colpita dalla crisi». Vanno in questa direzione i due progetti speciali coordinati dalla presidenza della Regione, quello sui giovan i e quello per migliorare la capacità di attrazione verso chi vuole investire in Toscana. A questi si affiancherà anche una nuova legge regionale per la competitività delle imprese, che indicherà alcuni principi cardine (snellimento burocratico, miglioramento dei rapporti con la pubblica amministrazione, coordinamento delle politiche) per far fare un salto di qualità al sistema produttivo toscano. |
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