|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Giovedì 16 Dicembre 2010 |
|
|
  |
|
|
‘NDRANGHETA, BOCCASSINI A MILANO VITTIME NON DENUNCIANO; DE CORATO: “PIENA CONDIVIZIONE APPELLO GIUDICE BOCCASSINI A DENUNCIARE IL PIZZO, MA VITTIME VANNO PROTETTE DALLO STATO E VA GARANTITA CERTEZZA DELLA PENA” NEL LUGLIO 2009 UN TABACCAIO DI VIALE MONZA AVEVA DENUNCIATO IL SUO STROZZINO MA POI SI ERA UCCISO. PROPRIO COME UN MACELLAIO 4 ANNI PRIMA
|
|
|
 |
|
|
Milano, 16 dicembre 2010 - “Usura ed estorsioni sono crimini odiosi e in larga parte nascosti. Condivido totalmente l’appello alle vittime, rivolto dal procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini, e lo rilancio come vicesindaco, a denunciare lo strozzinaggio. Ma non va dimenticato che le vittime e i loro familiari devono poi essere messi in condizioni di sicurezza dallo Stato. E che la giustizia deve garantire certezza della pena ai delinquenti che chiedono il pizzo. Perché la denuncia può non bastare. Come è successo nel luglio 2009 quando un tabaccaio di viale Monza, Andrea Sannicandro, ha prima denunciato il suo usuraio e poi si è tolto la vita. Lo stesso tragico gesto compiuto quattro anni prima da un macellaio, Roberto Mandotti, morto impiccato nel suo negozio dopo aver fatto il nome del proprio aguzzino”. Lo dichiara il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. “Il giudice Boccassini - afferma De Corato - che ringrazio, unitamente al procuratore capo Edmondo Bruti Liberati, per gli eccezionali risultati a contrasto della criminalità organizzata, ha sicuramente validi elementi per sostenere che usura ed estorsione sul territorio di Milano siano estesi. Va però rilevato che le parole della relazione della Procura in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario erano di tono diverso. Dice infatti la relazione che ‘il fenomeno delle estorsioni nel milanese non assume i caratteri del cosiddetto racket tipico di alcune regioni del Sud, bensì appare riconducibile a iniziative di piccole bande di quartiere o a situazioni di piccolo cabotaggio o a ipotesi di forte conflittualità contrattuale. Solo in rari casi – prosegue la relazione- ci si è trovati di fronte a episodi estorsivi riconducibili a più agguerrite organizzazioni criminali’. “Una lente di ingrandimento, a mio avviso – fa notare De Corato - , andrebbe per esempio puntata su quel reticolo di operatori di società finanziarie, ben 1200 a Milano, il 31 % del dato nazionale, che possono praticare attività di strozzinaggio. E cui molti si rivolgono in tempi di crisi economica ”. |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|