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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Dicembre 2010
 
   
  TRENTO: DELLAI SULLA QUOTA VARIABILE: "ATTO DOVUTO DOPO L´ACCORDO DI MILANO" SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE DELLAI PER LA DECISIONE ASSUNTA DAL GOVERNO E CHE RESTITUISCE ALLA PROVINCIA LE SOMME DOVUTE PER GLI ANNI 2000-2005 IL DECRETO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI SBLOCCA 1,3 MILIARDI

 
   
  Trento, 20 dicembre 2010 - "L´accordo di Milano produce i suoi frutti. La decisione odierna del Consiglio dei Ministri che sblocca la quota variabile per gli anni 2000-2005, a carico del Bilancio dello Stato, attribuisce alla Provincia autonoma di Trento 1,5 miliardi di euro (1,335 al netto delle somme già versate come acconto), che saranno trasferiti in cinque annualità. Siamo lieti di questa decisione e ci auguriamo che ad essa facciano seguito anche le altre relative alle nuove attribuzioni della nostra Autonomia speciale." Con queste parole il presidente Lorenzo Dellai ha commentato la notizia giunta da Roma il 17 dicembre relativa al decreto che "scongela" la quota variabile dello Stato spettante al Trentino, che si inserisce nella fase di adeguamento dei rapporti finanziari con la Regione Trentino Alto Adige ai principi di federalismo fiscale, dando attuazione a quanto previsto dall´accordo siglato a Milano nel dicembre scorso. Avviato dal Consiglio dei Ministri anche l´esame di un altro decreto legislativo concernente il Parco Nazionale dello Stelvio. Buone nuove - peraltro dovute - da Roma per la Provincia autonoma di Trento, e specularmente anche per quella di Bolzano. Il Consiglio dei Ministri, nella riunione tenutasi oggi ha deliberato l’approvazione dello schema di decreto presidenziale di determinazione della quota variabile spettante alle province autonome di Trento e Bolzano per gli anni dal 2000 al 2005. La questione relativa alla determinazione e all’attribuzione di tali poste, spettanti alle due province ai sensi dell’articolo 78 dello Statuto speciale di Autonomia, risultava pendente da molti anni ed è stata sbloccata definitivamente grazie all’inserimento dell’articolo 2, comma 114 della Legge n. 191 del 2009, nell’ambito delle disposizioni previste dall’Accordo di Milano raggiunto sempre a fine 2009 con il Governo. Tale norma, infatti, prevede la definizione delle quote maturate sino all’anno 2005 entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge stessa ed entro l’anno 2010 delle quote relative agli anni dal 2006 al 2009. La norma prevede inoltre la corresponsione, con cadenza annuale dall’anno 2010, delle quote variabili maturate sino a tutto l’anno 2009. A seguito dell’intesa raggiunta, lo schema di decreto presidenziale approvato oggi dal Consiglio dei Ministri prevede la determinazione a titolo definitivo delle quote variabili spettanti alla Provincia di Trento per gli anni dal 2000 al 2005 in complessivi euro 1.501.104.908,58 che, al netto delle somme già devolute a titolo di acconto, risultano pari a complessivi euro 1.335.599.565,58. Tali quote, così come prevede la norma, sono quantificate, con cadenza annuale dall’anno 2010, in cinque annualità di euro 267.119.913,11 ciascuna.  
   
 

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