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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Dicembre 2010
 
   
  "IL DIRADARSI DELL’OSCURITÀ" TRE VOLUMI SUI TRENTINI E LA SECONDA GUERRA MONDIALE

 
   
  Trento, 20 dicembre 2010 - 46 collaboratori, 56 archivi pubblici e 350 prestatori privati, 3.600 immagini, sono i numeri della trilogia: "Il diradarsi dell´oscurità. Il Trentino, i trentini nella seconda guerra mondiale", presentata il 16 dicembre presso la sala Don Lorenzo Guetti di Cassa Centrale, in via Vannetti a Trento. Accanto all´assessore provinciale alla cultura, rapporti europei e cooperazione, Franco Panizza, vi erano: l´editore Emanuela Zandonai, il sindaco di Rovereto Andrea Miorandi, il provveditore del Museo storico italiano della guerra di Rovereto Camillo Zadra e il responsabile delle relazioni esterne di Cassa Centrale Banca Andrea Gentilini; tra i relatori Marco Mondini, storico, Lorenzo Gardumi, Fondazione Museo storico del Trentino, Guido Vettorazzo, Laboratorio di storia di Rovereto. "Trovo davvero significativo il titolo - ha esordito l´assessore provinciale Franco Panizza - perché sulla guerra cala sempre l´oscurità della memoria. È quindi fondamentale ridare luce a una storia fatta di sofferenze e restituire il senso della memoria e del ricordo ai tanti morti civili e militari, a tutte le persone che hanno sopportato il dolore dei lunghi anni di guerra. Quest´opera ripiana un debito, come in precedenza era stato fatto con "Il popolo scomparso", curato anch´esso dal Laboratorio di Storia di Rovereto. E lo fa con la consueta efficacia - sono state le conclusioni dell´assessore Panizza - con tantissime immagini che non hanno bisogno di parole, con fotografie che ricostruiscono fedelmente la storia senza necessità di spiegazioni". L´assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione, ha infine ringraziato gli autori, i prestatori e tutti coloro che hanno lavorato alla trilogia in questi anni, riservando parole di riconoscenza anche all´editore, ben radicato sul territorio Trentino, che ha investito con coraggio in un lavoro prezioso per tutta la comunità. "Senza le fotografie niente è davvero successo", così si apre il primo dei tre libri che compongono l´opera: "Il diradarsi dell´oscurità. Il Trentino, i trentini nella seconda guerra mondiale 1939 - 1945", Rovereto, Egon, 2010, un´opera unica nel panorama editoriale trentino. Una poderosa ricerca sulla seconda guerra mondiale vista dal Trentino attraverso la selezione di migliaia fotografie e documenti esaminati in sei anni di lavoro da 15 ricercatori. Articolata in tre volumi (1939-41, 1942-43, 1944-45), la trilogia funziona come una scatola cinese: c´è un racconto fotografico, fatto di oltre 3.000 fotografie e scandito cronologicamente, che mette a confronto visivo gli eventi bellici con lo scorrere della vita politica, economica e civile, ed è accompagnato e commentato da frammenti di diari e lettere conservati nell´Archivio della scrittura popolare di Trento. Da esso fuoriescono un centinaio storie, individuali e collettive, spesso sconosciute e scelte per la loro emblematicità, raccontate attraverso altre immagini, documenti, testimonianze e testi del Laboratorio. E, ancora, 23 album fotografici di soldati, l´album di un tedesco, due di civili, quattro album da disegno di prigionieri, una raccolta di documenti cinematografici. La ricerca si è svolta a tutto campo: dagli archivi pubblici a quelli privati, da quelli trentini e italiani a quelli esteri (Germania, Francia, Gran Bretagna, Russia, Stati Uniti, Svizzera, Sud Africa, Australia); dalle fonti iconografiche a quelle documentarie, da quelle bibliografiche a quelle memorialistiche e a quelle orali. Pensata e impostata all´origine come una ricerca sostanzialmente uguale a quella che aveva portato alla redazione de "Il popolo scomparso", via via che è proseguita ha assunto forma diversa: più documentazione d´archivio e di provenienza privata, più memoria orale consegnata e raccolta, un accumulo enorme di conoscenza, il tutto per restituire il più possibile visibilità a uomini e donne, dissolti dagli eventi e al tempo stesso "espulsi dal futuro", ridare un corpo e un volto ai "non eroi", di cui non c´è traccia sui monumenti, nelle strade, nelle celebrazioni del dopo. "Il diradarsi dell´oscurità", che è stata coordinata da Diego Leoni con la collaborazione anche di Quinto Antonelli, è patrocinata dalla Provincia autonoma di Trento, dal Comune di Rovereto, dalla Fondazione Museo storico del Trentino e dal Museo storico italiano della Guerra di Rovereto, ed è stata realizzata con il contributo di Cassa Centrale Banca e della Casse Rurali Trentine. Nelle prossime settimane Cassa Centrale distribuirà una copia omaggio delle tre pubblicazioni a tutte le scuole medie e superiori del Trentino. Inoltre, donerà alcune copie alle sezioni didattiche del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e della Fondazione Museo Storico del Trentino.  
   
 

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