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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Dicembre 2010
 
   
  CONVEGNO: FEDERALISMO SOCIALE, VA ASSOCIATO INNANZITUTTO A RESPONSABILITA’, DI TUTTI E IN PARTICOLARE DI CHI GOVERNA, NON A SOLIDARIETA’

 
   
  Padova, 20 dicembre 2010 - “Il federalismo va associato innanzitutto alla parola responsabilità e attendiamo i decreti attuativi per capire, anche dal punto di vista del sociale, cosa prevederanno in concreto. La responsabilità di chi governa è la centralità del federalismo, questa è la sfida. Solidale? Il federalismo lo sarà per un tempo breve necessario alla sua attuazione ma non potrà esserlo sempre e in modo perentorio”. Questa è stata la prima precisazione fatta dall’Assessore regionale ai servizi sociali Remo Sernagiotto quando il 17 dicembre al Centro Altinate di Padova ha preso la parola durante i lavori del convegno regionale “Federalismo sociale. Cosa cambia per il welfare locale con la fiscalità federata”, promosso dal Cantiere sociale regionale Per la definizione dei diritti sociali. La seconda precisazione di premessa fatta dall’esponente del governo veneto è stata questa: “Tra il tema delle risorse date e quello dei bisogni sociali (infiniti) la scelta è obbligata: dobbiamo partire dalle risorse disponibili, rilanciare sulla base di esse il nuovo modello veneto del sociale e dell’integrazione sociosanitaria che ha dato ottima prova di sé in questi decenni, ponendosi all’avanguardia in Italia e in Europa. Ma dobbiamo tener conto che per dare risposte ai bisogni sociali non è più e non sarà più possibile ricorrere all’indebitamento come è stato fatto finora. Dal settembre del 2008 è cambiato tutto, è cambiato il mondo – ha sottolineato Sernagiotto. Abbiamo una sofferenza occupazionale che necessita di ammortizzatori sociali. Abbiamo avuto un taglio di 400 milioni di euro da parte del livello nazionale, e la Giunta veneta ha dovuto spalmare queste riduzioni su tutti gli assessorati, pure sul sociale anche se in misura minore. La prima priorità che dobbiamo assumerci, quindi, è di pagare il debito a piè di lista che è stato costruito in questi decenni per avere poi la possibilità di reperire risorse per far ripartire un nuovo modello di governance del territorio”. L’assessore, di fronte a un attento pubblico di amministratori, operatori sociali, sindacalisti, volontari dell’associazionismo sociale, ha riepilogato i punti sui quali si baserà l’azione programmatoria e di controllo della Regione Veneto per il 2011: l’invecchiamento della popolazione, i bilanci e la gestione dei patrimoni da parte delle Ipab che ospitano le persone non autosufficienti, la disabilità (in particolare l’inserimento al lavoro), i minori allontanati dalla famiglia. “Dobbiamo avere – ha concluso – capacità di visione strategica, di progettazione, di programmazione per far sì che le prossime generazioni venete possano continuare a usufruire di un sistema di servizi sociali funzionanti”.  
   
 

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