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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Dicembre 2010
 
   
  UMBRIA, PRESIDENTE MARINI: "RAPPORTO UNO STRUMENTO PER ORIENTARE POLITICHE”

 
   
  Perugia, 20 dicembre 010 - "Da questo quinto Rapporto sulle povertà in Umbria ci aspettiamo degli ´input´ per orientare le nuove politiche e capire l´efficacia di quelle già attuate". Lo ha affermato il 17 dicembre a Perugia la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in chiusura dell´incontro "Verso il quinto rapporto sulle povertà". Dopo aver sottolineato che il lavoro svolto dall´Osservatorio sulle povertà è "utile per l´Umbria e per i cittadini mettendo a punto una ricerca che nel tempo si è sempre di più qualificata, la presidente ha affermato che "il quadro che è emerso dall´incontro conferma l´esigenza di rimettere al centro dell´azione politica le disuguaglianze che rappresentano una grande questione per il Paese e per l´Europa che, tra gli obiettivi da conseguire entro il 2020, ha incluso un´azione strategica di sistema proprio sui temi della povertà". "Questo nuovo Rapporto - ha aggiunto - si realizzerà in un periodo di crisi che sta modificando in maniera forte le condizioni di vita delle persone e delle famiglie, quindi ci aiuterà a capire come la crisi influisce pian piano sullo stile di vita, come si percepisce la povertà e la disponibilità di beni materiali e immateriali della comunità". Per la presidente Marini, essenziale è la valutazione dell´impoverimento: "Ormai non basta più avere un titolo di studio e un lavoro per non essere a rischio. Ciò vale soprattutto per i giovani, non solo dai 18 ai 30 anni, ma i cosiddetti giovani ´adulti´ fino a 45 anni, una fascia che si trova ad affrontare il problema della casa, del reddito, dei figli, del lavoro. C´è un interesse reale - ha detto - a saperne di più su questo tema per programmare interventi mirati su vari fronti". Attenzione, per la presidente Marini, va riservata anche alle disparità di genere "che continuano a non modificarsi e a penalizzare le donne". In ultimo, e non per importanza, la presidente ha indicato di approfondire i risultati conseguiti anche rispetto alla sussidiarietà, per poi sperimentare azioni che, "senza far arrestare l´impegno del pubblico, dovranno stimolare nella società un impegno diffuso per la realizzazione di una rete utile a dare risposte sempre più appropriate alla comunità. Forse - ha concluso - questa è la sfida più alta".  
   
 

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