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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Gennaio 2011
 
   
  OSTEOPOROSI: COMMISSIONE D’INCHIESTA SULLA VITAMINA D QUALI DOSI OCCORRONO PER PREVENIRE E TRATTARE LA MALATTIA? IN SEGUITO A STUDI CONTRADDITTORI, LA SOCIETÀ SCIENTIFICA SIOMMMS VARA UN’INDAGINE PER STILARE LINEE GUIDA PER LA POPOLAZIONE ITALIANA

 
   
  Firenze, 11 gennaio 2011 - Alcuni lavori scientifici, di recente pubblicati su riviste straniere e poi amplificati da quotidiani sia stranieri che italiani, hanno messo in dubbio la necessità dell’utilizzazione di quantità elevate di vitamina D per la prevenzione e il trattamento dell’osteoporosi. Questa informazione ha generato confusione non solo tra gli stessi operatori sanitari, ma soprattutto nel pubblico fruitore di tale terapia. In risposta a questa problematica la Siommms ha deciso di rivedere la letteratura esistente e di creare una commissione “ad hoc” per stilare delle linee guida adattabili alla popolazione italiana; ciò in rapporto al fatto che numerose indagini condotte in Italia hanno documentato una carenza di vitamina D talora più diffusa e severa di quella riscontrata in altri paesi dell’Europa o del nord America. Fino a che tale documento non verrà elaborato, la Siommms raccomanda comunque che qualsiasi individuo, che debba o abbia intenzione di assumere la vitamina D, ne discuta direttamente con il proprio medico di fiducia. Tuttavia alcuni punti fermi rimangono. 1) Sulla base delle nuove linee guida internazionali il fabbisogno quotidiano di vitamina D, espresso in termini di unità internazionali (Ui), è stato aumentato a 600-800 Ui/die, anche se per altre importanti organizzazioni (International Osteoporosis Foundation) la quantità ottimale per gli adulti è intorno a 800-1000 Ui/die. 2) Negli adulti teorici pericoli possono insorgere solo per dosi superiori a 4000 Ui/die. La Siommms fornirà ulteriori informazioni non appena saranno disponibili.  
   
 

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