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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Gennaio 2011
 
   
  SERVIZIO IDRICO IN LOMBARDIA: LEGGE FA CHIAREZZA

 
   
  Milano, 10 gennaio 2011 - "L´acqua rimane a tutti gli effetti un bene pubblico, non c´è nessun rischio di privatizzazione, e sono trasferite alle province, in attuazione del decreto Calderoli, le competenze che fino ad oggi erano delle della Autorità d´ambito territoriale ottimale (Aato)". Lo ha ribadito l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme al consigliere Carlo Saffioti, relatore del provvedimento. "E´ una legge che finalmente riordina il sistema idrico - ha spiegato Raimondi - e che conferma il grande ruolo che sono chiamati a svolgere i Comuni". Le province, infatti, svolgeranno la funzione di organizzazione del servizio idrico tramite un´apposita struttura, l´Ufficio d´Ambito, cioè un´azienda speciale, all´interno del cui Cda deve essere garantita una rappresentanza di maggioranza dei Comuni dell´Ambito. Gli Enti locali, inoltre, hanno la facoltà di costituire una società patrimoniale, proprietaria delle reti, a cui spettano le funzioni che normalmente competono ai soggetti proprietari delle infrastrutture, comprese le attività di progettazione di nuovi interventi". "La legge - ha proseguito Raimondi - non interviene sul meccanismo di affidamento del servizio, che è materia di competenza esclusiva dello Stato. Questo significa che il testo approvato non è assolutamente in attuazione del decreto Ronchi". "Perdere l´opportunità di fare chiarezza - ha concluso Raimondi - avrebbe significato rinunciare a importanti opportunità e notevoli investimenti".  
   
 

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