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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Gennaio 2011
 
   
  UNA “DOTE” PER GUARDARE AVANTI: PER LE FAMIGLIE, CONTRO LA CRISI

 
   
  Parma, 10 gennaio 2011 – Sono tante le famiglie che hanno risentito del periodo di crisi e che per questo rischiano di trovarsi oggi al di sotto della soglia di povertà. La crisi economica del 2010 ha infatti colpito pesantemente le persone e, con loro, interi nuclei familiari, con effetti a lungo termine che si faranno sentire anche nel 2011, soprattutto in tema di occupazione. È proprio per sostenere le famiglie del Parmense in questo momento di difficoltà che la Provincia, con il contributo di Fondazione Cariparma, ha promosso il progetto “D.o.t.e.” (Dare opportunità in tempo di emergenza): un’iniziativa che ha l’obiettivo di ridurre i costi a carico delle famiglie, “dotando” donne e uomini che si trovano in difficoltà a causa della perdita del lavoro, della condizione di cassaintegrato, di una lunga disoccupazione o della impossibilità di accudire i figli. Il progetto è costituito da quattro azioni specifiche: “Una mano in famiglia”, destinata ad ammortizzare alcune spese sostenute dalle famiglie, quali la retta per l’asilo, le utenze, l’acquisto di beni di prima necessità; “Salvasfratti”, per le famiglie con provvedimento di sfratto avviato e/o in corso per morosità nel pagamento dell’affitto; “Al passo con te”, per sostenere le donne vittime di violenza che, dopo un periodo di tutela in uno spazio protetto, decidono di rifarsi una vita in autonomia; “Tempo in più. A sostegno dell’equilibrio fra tempi di vita e tempi di lavoro”, per sostenere lavoratori che rimodulano l’orario di lavoro per prendersi cura dei loro figli di età compresa tra tre mesi e tre anni, o che si avvalgono di servizi di assistenza. “In un momento difficile abbiamo pensato a una “dote”, acronimo scelto non a caso: una famiglia può infatti anche sommare i contributi di più azioni, per un massimo di 5mila euro. Per il momento a disposizione c’è un fondo di 320mila euro, che potranno anche crescere a breve - ha detto nella presentazione del 29 dicembre 2010 in piazza della Pace l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani -. Sono azioni di sostegno alla famiglia, molto concrete, su bisogni diretti e immediati. Crediamo che sia una bella notizia, una notizia di speranza, che guarda all’opportunità e non all’assistenza e cerca di dare una risposta ai bisogni del territorio”. Quattro dunque le linee d’azione: “Abbiamo pensato ad alcuni grandi filoni – ha continuato l’assessore - cercando di coprire un’ampia gamma di bisogni: dalle spese per utenze e servizi alle necessità economiche delle donne che vogliono ripertire in autonomia dopo un periodo di tutela, dai contributi per chi vuole rimodulare l’orario di lavoro per stare più vicino ai figli a quelli che servono a evitare lo sfratto. A questo proposito va detto che con le nostre iniziative salvasfratti dei mesi scorsi abbiamo aiutato 100 famiglie ad evitare di finire in strada”. “Quando iniziò questa fase di crisi – ha osservato il presidente della fondazione Cariparma Carlo Gabbi - la Fondazione la indicò come un momento in cui bisognava fare scelte prioritarie, in particolare rivolgere l’attenzione al mondo del sociale per difendere le persone che ci sarebbero trovate in difficoltà. Il messaggio lentamente è stato capito, e credo sia arrivato il momento in cui maggiormente le persone risentono di questa difficoltà: ne risentiranno anche nel prossimo anno. Credo che le istituzioni abbiano colto questo messaggio, e la Fondazione cerca per quanto è nelle sue possibilità economiche di sostenere la loro azione”. Il progetto prevede la collaborazione fattiva dei quattro Distretti Socio-sanitari del territorio, per la ricerca e la segnalazione alla Provincia delle famiglie che necessitano di uno o più dei sostegni economici previsti: una famiglia potrebbe infatti ricevere una “dote” per più obiettivi. Le richieste saranno valutate dalle Commissioni distrettuali che avranno il compito di riconoscere i contributi in base alle casistiche previste dai 4 sottoprogetti: sarà il referente distrettuale a trasmettere la richiesta di assegnazione della “dote” per famiglia, con le eventuali specifiche relative alle diverse destinazioni del budget. A esempio una famiglia con morosità nel pagamento del canone di locazione e delle utenze e con necessità di ridurre il tempo di lavoro di un genitore per accudire un figlio di età entro i tre anni, potrebbe ricevere una dote complessiva massima di 5mila euro: 2mila euro dalla misura “Salvasfratti”, 2mila euro da “Tempo in più”, 500 euro da “Una mano in famiglia” per pagare le utenze e 500 euro da “Al passo con te” per il conseguimento della patente di guida. Anche per la presidente del Distretto di Fidenza Marilena Pinazzini si tratta di interventi importanti a sostegno delle famiglie: “La famiglia è la cellula pulsante della società – ha detto - e deve essere messa nella condizione di poter continuare ad esserlo”.  
   
 

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